Da domani, martedì 26 febbraio, le auto private diesel Euro 4 potranno tornare a circolare. Arpav ha infatti confermato il rientro dal livello di allerta 1-arancione, che ne vietava la circolazione, secondo quanto previsto dall’Accordo di Bacino Padano.
Grazie al forte vento dei giorni scorsi, per due giorni consecutivi, sabato 23 e domenica 24 febbraio, la centralina situata al Giarol Grande ha rilevato una concentrazione media giornaliera di PM10 al di sotto del valore limite di 50 microgrammi/metro cubo. Sabato, i valori rilevati dalla centralina erano pari a 40 mg/mc, domenica a 31 mg/mc. Allerta rientrata quindi a Verona, così come in tutto il Veneto.
Rimangono, comunque, efficaci le misure base, previste dal livello verde, per il contenimento delle emissioni inquinanti, e cioè, il divieto di circolazione, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, per i veicoli benzina Euro 0 ed Euro 1 e per i veicoli diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3. Confermate anche tutte le deroghe già in vigore.
Rimane, poi, il divieto di utilizzare generatori di calore con prestazione emissiva inferiore alla classe 2 stelle e l’obbligo di usare, nei generatori di calore, pellet certificato conforme alla classe A1.
Tutte le informazioni, relative alle misure in vigore e alle deroghe, sono disponibili sul sito del Comune.
In generale, per limitare comunque il più possibile le emissioni di polveri sottili, Arpav e Amministrazione invitano tutti i cittadini a rispettare i divieti già in essere e ad adottare stili di vita virtuosi e comportamenti rispettosi dell’ambiente. Tra le buone pratiche consigliate, l’utilizzo dei mezzi pubblici al posto dell’auto privata, limitando gli spostamenti a quelli strettamente necessari, evitando di riscaldare il motore da fermi e di guidare in maniera aggressiva.
Per quanto riguarda le abitazioni, il consiglio è quello di ridurre gli orari di funzionamento degli impianti di riscaldamento e di abbassare la temperatura massima dei locali, mantenendola tra i 19 e i 21 gradi.
Si sconsiglia l’utilizzo di stufe e caminetti alimentati a biomasse (legna o pellet) se nell’edificio sono presenti sistemi di riscaldamento meno inquinati, come ad esempio l’impianto a metano. Nel caso vengano utilizzate le stufe, è importante che sia bruciata solo legna secca, non altri tipi di materiali, e che sia stata verificata la pulizia delle canne fumarie.
Uffici aperti al pubblico, negozi e attività industriali devono mantenere chiusi i battenti degli accessi. È importante anche che le ruote dei mezzi, che escono dai cantieri o da siti in cui si lavora materiale che può produrre polveri, siano pulite con idropulitrici prima di immettersi in strade urbane ed extraurbane.
Sfalci, potature ed altri residui agricoli non vanno bruciati, dato che le combustioni all’aperto incrementano ulteriormente la produzione e la diffusione di polveri e componenti tossici.