Da sabato 16 dicembre, i collaboratori di riferimento del Gruppo Athesis del Giornale di Vicenza e del L’Arena di Verona sono in stato di agitazione.
«Il calo progressivo e costante dei nostri redditi ha raggiunto livelli non più sostenibili. Nemmeno un accordo, avanzato e unico in Italia, come quello dei cosiddetti ‘Collaboratori Strategici’ garantisce più buste paga dignitose» si legge nella nota firmata dal coordinamento che annuncia, con il sostegno del Sindacato giornalisti Veneto, la proclamazione di 10 giorni anche non consecutivi di sciopero nel periodo delle festività natalizie.
La protesta, giunta al termine di un tentativo di mediazione con l’azienda che non è stato giudicato soddisfacente, è stata portata all’attenzione della segretaria nazionale della Fnsi, Alessandra Costante, stamane a Longarone per la proclamazione del vincitore del 1. Premio nazionale sul giornalismo d’inchiesta territoriale “Dov’è Tina Merlin oggi?”, organizzato dalla stessa Federazione nazionale della Stampa italiana.
«La piaga del precariato è uno dei bavagli più pesanti posti alla libertà di stampa e purtroppo più longevi visto che oltre 60 anni fa lo ha vissuto la stessa Merlin. Non si può essere liberi se non si lavora in condizioni dignitose e la dignità passa anche e soprattutto per un equo compenso. La Fnsi è e sarà vicina ai collaboratori di Athesis in tutte le loro forme di lotta. All’azienda va ricordato che l’informazione di qualità non può prescindere da stipendi dignitosi, tanto più che Athesis non ha problemi economici, visto che non ha mai smesso di distribuire utili». Fnsi e Sgv attiveranno una raccolta fondi quale segnale concreto di vicinanza a colleghe e colleghi che non hanno tutele e ammortizzatori. «Facciamo appello in questa battaglia di dignità e di libertà anche alle istituzioni locali, a partire dalla Regione e dai Comuni, ma anche al mondo sindacale, politico, culturale, economico» ha aggiunto la segretaria regionale Sgv, Monica Andolfatto. Anche l’Ordine regionale dei giornalisti, con il presidente Giuliano Gargano e quello nazionale con il componente dell’esecutivo, Gianluca Amadori, presenti a Longarone, hanno espresso la loro solidarietà.
Nel frattempo Il Partito democratico di Verona, in una nota del segretario provinciale Franco Bonfante, esprime piena solidarietà alla mobilitazione dei giornalisti precari – cosiddetti collaboratori – delle testate del gruppo Athesis che da mesi segnalano una condizione lavorativa e retributiva divenuta insostenibile soprattutto a seguito dell’adozione del nuovo formato grafico dei quotidiani. “Crediamo rappresenti un errore sotto tutti i punti di vista – umano, della civiltà del lavoro, industriale – mortificare con compensi inadeguati la professionalità di decine e decine di lavoratori e lavoratrici che da anni, talvolta decenni, sono impegnati sul territorio scaligero con indiscussa capacità e dedizione, sia in città che nel resto della provincia veronese, dove spesso sono i principali, quando non gli unici, punti di riferimento e voci delle comunità locali per quanto riguarda l’informazione.
La vertenza dei collaboratori e delle collaboratrici dei quotidiani Athesis affiora in un momento in cui a livello regionale è stato portato a termine un processo di riorganizzazione delle testate giornalistiche venete con una sostanziale concentrazione che dovrebbe favorire la risoluzione di tali problematiche, non nuove nel mondo dell’editoria.
Osserviamo infine che anche in questo caso la grande assente è la politica e in particolare i partiti di governo, impegnati a occupare posizioni di potere piuttosto che affrontare i problemi di lavoratori e lavoratrici e contribuire a restituire piena dignità anche al lavoro nell’informazione locale.