In questi giorni l’opinione pubblica ritorna a concentrarsi sul reato di Omicidio Stradale. Inevitabilmente, dopo nuove e tristi notizie di morti sulla strada, o a sentenze della Cassazione che lasciano con l’amaro in bocca, si apre una riflessione su questo importante argomento. Sono ancora troppe in Italia le morti innocenti, causate da dovute autisti-criminali che si mettono al volante in condizioni alterate. L’introduzione del reato di Omicidio Stradale, al vaglio al Senato in questo periodo, prevederà la pena della reclusione fino a 12 anni per chi causa la morte “ponendosi alla guida in stato di ebbrezza alcolica o dopo aver assunto sostanze stupefacenti”. Le pene aumenterebbero, in caso di omicidio multiplo, e non saranno introdotte solo per l’omicidio, anche per “lesioni personali stradali”.
Si tratta di provvedimenti necessari, che serviranno a frenare una vera e propria mattanza stradale, che porta ogni anno a migliaia di vittime.
Anche nel nostro Comune ci siamo mobilitati per sostenere questa battaglia di civiltà, assieme all’Associazione Familiari e Vittime della strada. Nel dicembre 2013 abbiamo lanciato una raccolta firme e un incontro pubblico, per sensibilizzare le istituzioni, e attivato uno sportello di mutuo-aiuto, presso Casa Novarini, a sostegno delle famiglie colpite da questi gravi lutti. Mi ero attivato, come assessore alle Politiche giovanili, per sostenere queste iniziative, e ricordo con piacere l’assunzione di impegno dell’amministrazione a sensibilizzare l’opinione pubblica e a far si che nel nostro territorio vengano attuate politiche di sicurezza stradale. Ora, a distanza di un anno e mezzo, ritengo sia il momento di attuare quanto promesso.Suggerisco all’amministrazione di lavorare su questi versanti. Lo propongo con spirito costruttivo e rendendomi disponibile ad iniziative di sensibilizzazione:
PREVENZIONE: gli Assessorati all’Istruzione e quello alle Politiche Giovanili possono coinvolgere l’associazione Familiari e Vittime della strada, per introdurre nelle scuole dei corsi di sicurezza stradale, e allestire appositi percorsi didattici. Consideriamo inoltre che la Polizia Municipale di San Giovanni Lupatoto, con le proprie competenze e professionalità, si era messa a disposizione delle istituzioni per educare i giovanissimi all’importanza della guida sicura.
INTERVENTI DI SICUREZZA STRADALE: le risorse del Velomat ce lo consentono, e le promesse fatte lo impongono. Sindaco e Giunta si erano impegnate a introdurre le “zone 30”, in alcuni quartieri del nostro comune. Queste zone prevedono, tramite appositi interventi urbanistici, una moderazione del traffico e della velocità stradale. Un gesto concreto per limitare gli aspiranti piloti da formula 1 che sempre più spesso vediamo girare per le nostre strade.
Il grosso del compito spetta all’educazione degli autisti, perché non si può guidare in condizioni che creino pericolo agli altri. Ma le istituzioni, anche a livello locale, possono dare il proprio aiuto, con iniziative semplici e concrete.
Marco Taietta