Venerdì 4 Novembre si è svolta a Raldon la giornata dell’unità Nazionale nonché
la festa delle forze armate e il ricordo dei caduti della prima guerra mondiale.
La cerimonia è cominciata in chiesa con la celebrazione della santa messa da parte del parroco don Fabrizio che non ha mancato nella sua omelia di ricordare l’evento bellico, le vite umane perse in quel terribile conflitto e di condannare tutte le guerre. Durante la messa è stato letto il bollettino ufficiale della vittoria ed alla fine il canto degli alpini. Alla fine della messa si è svolta la sfilata fino al monumento dei caduti con in testa il gonfalone del comune, vari gagliardetti compresi quelli delle forze armate, le autorità civili: Il sindaco Attilio Gastaldello, il vice Fulvio Sartori, gli assessori Maurizio Simonato e Debora Lerin, il presidente del Consiglio Stefano Filippi, quelle militari : carabinieri e vigili urbani. Le scuole primarie e secondarie hanno mandato più di un centinaio di ragazzi accompagnati dai loro docenti. Davanti al monumento si è svolta la vera e propria cerimonia, che è cominciata con l’alzabandiera, quindi il saluto alla bandiera durante il quale il maestro Stoimenov ha suonato con la tromba l’inno nazionale. A seguire l’onore ai caduti con l’esecuzione del brano “la leggenda del Piave” e la deposizione della corona al monumento. Gli scolari hanno quindi letto brani di poesie ; il cerimoniere, nonché alpino GianFranco Nuvoloni nel suo intervento ha rimarcato il fatto che la commemorazione del 4 Novembre non significa glorificare il concetto della vittoria ottenuta nella prima guerra mondiale, bensì far capire, specialmente alle nuove generazioni,, che le guerre portano solo distruzione e morte, sia
per i vincitori che per i vinti e che le forze armate, e gli alpini in particolare, oggi vogliono essere messaggeri di pace, di solidarietà, di partecipazione, di rispetto e di senso civico.
Anche il sindaco Attilio Gastaldello, nel suo discorso, ha pronunciato parole di elogio per le forze armate e di condanna per i conflitti che purtroppo in questi momenti sono presenti anche non tanto lontani dall’Italia ed ha fatti riferimento al libro di Enrich Maria Remarque “ Niente di nuovo sul fronte occidentale” ed ha quindi consegnato la bandiera al capogruppo degli Alpini di Raldon Nicola Fedrigo.
Alla fine dell’evento al monumento la sfilata è proseguita fino alla baita degli alpini dove con un’altra breve cerimonia è stata issata la bandiera tricolore donata agli alpini dal nostro primo cittadino. Il tutto è terminato con un rinfresco, molto apprezzato da tutti ma in particolar modo dai ragazzi delle scuole che con la loro presenza hanno reso molto più bella questa cerimonia.