Ha suscitato più di qualche critica l’intervento in fase di realizzazione tra via Carducci, quella che da Pozzo porta all’ingresso della Transpolesana, in territorio zeviano ma a ridosso di quello lupatotino.
“Pianificazione del territorio, un compito arduo a Zevio. Un progetto descritto a basso impatto visivo ed ambientale”, ha commentato ad esempio sulla propria pagina facebook il circolo Legambiente di Zevio e San Giovanni. Hanno protestato i quattro consiglieri di opposizione Marco Taietta, Marta Vanzetta, Remo Taioli e Anna Falavigna, ma anche la presidente del Consiglio comunale di Zevio, Katia Leonardi, ha espresso il proprio disappunto per l’impatto dell’intervento.
“ Il compendio edilizio che sta sorgendo ai confini di San Giovanni Lupatoto e specificamente quello che si affaccia sul tratto di provinciale che collega la frazione di Pozzo a quella di Raldon, si trova in territorio zeviano, in zona nota come località Campagnola”, conferma il sindaco lupatotino Attilio Gastaldello.” Facile comprendere come i provvedimenti urbanistici siano stati adottati dal Comune di Zevio per evidente competenza territoriale. L’Amministrazione comunale lupatotina è stata coinvolta solo come Comune limitrofo, in quanto la valutazione ambientale che Zevio ha dovuto presentare in Regione comporta anche l’acquisizione delle osservazioni dei comuni confinanti. Questa amministrazione, nel presentare le osservazioni, ha richiesto la realizzazione della rotonda sulla legnaghese, all’entrata della frazione di Raldon e una zona di mitigazione verde sul proprio confine, con presenza di aiuole e piante idonee a costituire una salvaguardia rispetto allo sviluppo urbanistico. Il Comune lupatotino non ha alcuna competenza sulle scelte urbanistiche dei comuni viciniori ma, come è stato fatto, può intervenire per mitigare l’impatto e approfittare dell’occasione per migliorare la viabilità sul proprio territorio”.
L’accordo approvato dal Consiglio comunale lupatotino e sottoscritto da Provincia, San Giovanni Lupatoto e Zevio, sottolinea Gastadello, “ riguarda soltanto la realizzazione della rotonda sulla legnaghese che appunto coinvolge tutti e tre gli Enti e che rende pienamente fruibile e sicuro l’incrocio e il collegamento diretto con l’entrata alla Transpolesana”. La seduta era quella del 24 giugno 2021 in cui l’accordo fu votato all’unanimità da 12 consiglieri comunali, anche quelli di opposizione, che avevano rimarcato per l’occasione l’importanza della nuova rotonda, considerati i molti incidenti, anche mortali, che si sono registrati in prossimità dell’ingresso su Raldon. Perplessità erano state sollevate nel suo intervento da Francesco De Togni:” Ho una preoccupazione perché la rotonda viene realizzata da un privato come beneficio pubblico per un accordo di pianificazione che prevede l’insorgenza di un centro logistico. La rotonda in sé va bene, quello che ci sta attorno mi preoccupa”.