L’amministrazione comunale ha proposto la frazione lupatotina per il progetto europeo che vedrà premiati 17 Comuni.
La Giunta comunale ha dato indirizzo agli Uffici Tecnici di predisporre tutti gli atti necessari affinchè il Comune di San Giovanni Lupatoto presenti la richiesta di candidatura al progetto “ Smart Rural”. Finanziato dalla Commissione Europea ( DG Agri), si pone come obiettivo la promozione e lo sviluppo di approcci e strategie di “ Smart Village”. I Comuni selezionati in tutta Europa saranno in totale 17, di cui 5 villaggi già selezionati in Francia, Finlandia, Grecia, Irlanda e Repubblica Ceca. I candidati ideali per entrare nella sperimentazione di approcci innovativi sono quelli fortemente motivati ad intraprendere un percorso integrato verso l’applicazione del principio “ Smart” nel proprio contesto locale, dotati di servizi tecnologici e di spazi pubblici e centri di aggregazione che possono consentire lo sviluppo di azioni di impatto sulla vita dell’intera comunità. L’amministrazione comunale ha proposto in particolare la candidatura per la frazione di Raldon in quanto, così si legge nella deliberata approvata dalla Giunta “ sta attraversando una fase di rallentamento economico e sociale dal momento che la dissoluzione d’uso dei piani terra del corso centrale, in Piazza De Gasperi, a seguito dell’abbandono della maggior parte dell’ attività al dettaglio e del contrarsi della vitalità urbana, ha comportato anche un calo demografico negli anni e una contrazione dello sviluppo. Questo nonostante la posizione vicina con il centro urbano di san Giovanni Lupatoto e baricentrica rispetto a piccoli nuclei densi immersi all’interno di un esteso territorio agricolo”. Per ripensare il ruolo ed il carattere della frazione di Raldon “occorre partire dalla sua macchina agricola per andare verso una rigenerazione in grado di incrociare gli interessi della produzione alimentare con una serie di attività e servizi che siano in grado di attrarre popolazione e riconfigurare gli spazi in disuso, quale occasione per trasformare questa parte di territorio in termini di sostenibilità economica, sociale ed ambientale. L’obiettivo, pertanto, è di trasformare la frazione di Raldon in un distretto sostenibile e circolare, con particolare attenzione alla coltura dei prodotti alimentari, con al centro la produzione della fragole, attraverso un percorso partecipativo in grado di coinvolgere diversi attori in rete (abitanti, imprese, istituzioni, organismi governativi a differenti livelli e con differenti forme di cooperazione)”. L’ipotesi è quindi di un Living Lab, “ ossia un incubatore di innovazione per la produzione, consumo, distribuzione della fragola e per forme di agro-tech, un ecosistema collaborativo in grado di catalizzare in termini sperimentali strumenti innovativi per le aziende e gli attori privati e istituzionali che saranno coinvolti”.