No alla gestione mista del nido. L’infanzia non si svende”. Con questo slogan si è tenuta sabato mattina l’annunciata manifestazione di protesta promossa dai consiglieri comunali Martina Gambacorta, Anna Falavigna, Massimo Giarola e Roberto Bianchini. Presenti tra gli altri l’ex sindaco Remo Taioli, l’ex assessore Loreta Ferramosca e l’ex consigliere comunale Diego Todeschini, oltre al segretario provinciale della CGIL Michele Corso. “ Il progetto approvato dal consiglio comunale- ha spiegato Anna Falavigna- consiste nell’esternalizzazione, a partire da novembre, di una sezione dei piccoli costituita da 14 bimbi suddivisi in due gruppi di lattanti al di sotto dell’anno di età. Noi siamo contrari sia alla scelta sia alle modalità. In primo luogo contestiamo le tempistiche così affrettate ed improvvise. Non sarebbe stato preferibile attuare il cambiamento prima dell’inizio del prossimo anno educativo ? Così facendo si sarebbe evitato di esporre i bambini più piccoli ad un doppio cambiamento”. Per Martina Gambacorta “ non è ancora chiaro il motivo per cui si è deciso di intervenire così profondamente su un servizio di elevata qualità, pienamente inserito nella rete territoriale ed in grado di gestore efficacemente anche minori con problematicità. Una scelta forte, poco chiara ed incompatibile con gli obbiettivi che dovrebbero ispirare l’azione amministrativa quali la valorizzazione dei servizi pubblici efficienti. Altri aspetti poco chiari: come sarà gestita la collaborazione con l’ente terzo ? Chi coordinerà ? Chi dell’amministrazione ha le competenze tecniche pedagogiche adeguate per valutare l’effettivo valore del lavoro del privato ?”.
Diego Todeschini, pediatra di famiglia, ha sottolineato che la scelta dell’amministrazione di intervenire in “ un servizio di eccellenza è quanto meno bizzarra, soprattutto se la motivazione di quanto approvato è legata al mero aspetto economico. Un elemento che crea sconcerto è inoltre il fatto che l’Amministrazione nello sviluppo di questo percorso non si sia avvalsa di figure qualificate e competenti per gestire un miglioramento del servizio asilo nido. Chi sarà a valutare l’adeguatezza delle figure che entreranno a far parte del copro insegnante, chi darà garanzie sull’adeguatezza del servizio ? E, soprattutto, quale figura e con quale qualifica professionale avrà il ruolo di controllo e verifica affinchè le persone incaricate del progetto abbiamo le competenze per soddisfare le esigenze di tale servizio, così delicato e particolare ?”.