“Mille foglie d’acero rosso iniziarono a volteggiare tra piccoli e leggeri, candidi, fiocchi di neve. Da quando mi trovavo in Giappone, non era mai nevicato. Dopo un malinconico autunno, dopo la partenza, dopo tutto, alla visione di quell’incanto, provai sollievo. Era la prima neve”. Con questa immagine evocativa si conclude l’introduzione al libro “Vento d’autunno e prima neve”, opera prima di poesia di Luisa Palazzoli Mostarda, per le edizioni QuiEdit, che è stata presentata martedì 20 dicembre scorso, alle ore 17.30, nelle Sale Accademiche dell’Accademia Filarmonica di Verona, accanto a Piazza Brà.
L’incontro è stato squisitamente introdotto dalla Prof.ssa Elisabetta Zampini, voce letteraria già nota alla realtà culturale di San Giovanni Lupatoto per essere stata ospite della rassegna di letteratura contemporanea “Parole Amiche”, recentemente conclusasi, con un affascinante saggio dedicato alla riscoperta della poetessa veronese Rufina Ruffoni, che, proprio nella nostra cittadina, ha percorso l’ultimo tratto del suo viaggio terreno. Presentando l’opera di Luisa Palazzoli Mostarda, costituita da cento haiku “stagionali” – una forma di poesia di sole diciassette sillabe, che proviene dalla tradizione giapponese – Elisabetta Zampini ha offerto una profonda riflessione sulla vicenda creativa della poetessa, suggerendo scorci che hanno spaziato da Poliziano, a Pascoli, sino alla splendida riflessione di James Hillmann sul significato interiore del giardino giapponese. Luisa Palazzoli Mostarda ha poi raccontato il percorso poetico compiuto, in una continua ricerca di adesione compositiva, espressiva ed emotiva alla tradizione di questa forma letteraria, dinnanzi ad una platea affascinata e attentamente partecipe. All’evento sono intervenuti il Sindaco Avv. Attilio Gastaldello, il Vicesindaco Mattia Stoppato e l’Assessore Debora Lerin.
I versi di Luisa Palazzoli Mostarda si rilevano subito per la grazia, la misura, la compiutezza, ed insieme per un’impronta peculiare: ogni componimento nasce da uno stile contemplativo, da una postura dell’anima che dona libertà. Il titolo della raccolta è, anch’esso, lo sguardo poetico calato su di un istante straordinario, un momento dell’anno sospeso tra due stagioni, quando, in Giappone, il freddo giunge lentamente a mutare i colori del paesaggio, accogliendo il candido dono della neve. L’attenzione alle piccole cose fugaci dell’esistenza diviene la via per accostarsi all’universale, al sublime, coltivando una costante inclinazione alla “leggerezza dell’essere”. E lo sguardo sfiora il mondo circostante, nell’irripetibile bellezza di un istante pienamente colto.
L’incontro si è concluso con un brindisi di saluto offerto dall’autrice, che era stato preparato e allestito dal Caffè Piazza Umberto di San Giovanni Lupatoto, per l’occasione giunto, con lo staff, all’Accademia Filarmonica.
Il libro “Vento d’autunno e prima neve” può essere acquistato o prenotato presso la Cartolibreria Avogaro Mercanti, storica meta libraria di San Giovanni Lupatoto, che è stata, altresì, ospite all’evento di presentazione.