Grazie alla solidarietà che i cittadini di San Giovanni Lupatoto e Zevio hanno manifestato fin dai primissimi incontri del nuovo comitato No Polo Logistico di Campagnola di Zevio, è stato possibile raccogliere i fondi necessari per avviare l’iniziativa giudiziaria davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto, che punta a bloccare un imminente accordo tra i comuni di San Giovanni Lupatoto e Zevio e due società private, Figura 11 s.r.l. e DSV Verona s.r.l., che permetterebbe la realizzazione del polo logistico, iniziativa urbanistica dannosa per la salute e l’ambiente. Su questo tema è in programma un incontro pubblico giovedì 11 luglio alle 20.30 nell’ex Chiesa di Pozzo. Per l’occasione interverranno il dott. Diego Todeschini (ISDE Medici per l’ambiente), Chiara Martinelli (Legambiente Verona), avv. Giancarlo Bianciardi (Italia Nostra). E’ previsto un punto stampa per i giornalisti alle 19.30.
Lo ricordiamo, questo accordo cancellerebbe con un colpo di spugna la precedente vittoria ottenuta al T.A.R. del Veneto, con la sentenza n. 680/2023, dallo stesso comune di San Giovanni Lupatoto che in prima battuta aveva deciso di contrastare l’intervento, consentendo la prosecuzione del progetto a fronte di misure di salvaguardia ambientale irrisorie. Tutte le valutazioni tecniche concordano, infatti, nel ritenere assolutamente inefficaci e insufficienti, al fine di neutralizzare l’enorme impatto ambientale del nuovo megacentro logistico, gli impegni presi, dalle due società private coinvolte, sulla ZTL di Raldon, sull’installazione di pannelli fotovoltaici su vari edifici pubblici e sul sottopasso della Transpolesana. È stato presentato il ricorso che mira all’annullamento della delibera del comune di San Giovanni Lupatoto che autorizza l’accordo transattivo e che permetterebbe, quindi, lo sblocco del cantiere del polo logistico. Il ricorso verte principalmente sul tema di tutela dell’ambiente e della salute, quali beni di primario valore e diritti indisponibili non transigibili, sulla violazione del principio di precauzione e prevenzione in materia ambientale e sulla mancata valutazione dell’accordo da parte delle autorità e degli enti competenti in materia di salute e di ambiente, prima fra tutte la Regione. Inoltre, sono state sette le diffide firmate dai cittadini che invitano l’amministrazione a non sottoscrivere l’accordo, proposto dalle società Figura 11 s.r.l. e DSV Verona s.r.l. per indurre il Comune di San Giovanni Lupatoto ad accettare la realizzazione del polo logistico e rinunciare al precedente ricorso accolto dal T.A.R. del Veneto con la sentenza n. 680/2023. Con grande soddisfazione registriamo anche l’adesione ed il supporto da parte di Legambiente nazionale. Ringraziamo tutti i cittadini che, con le loro donazioni, hanno consentito di riaprire la partita che sembrava chiusa a seguito del voltafaccia delle amministrazioni locali e l’accettazione di un compromesso al ribasso che aveva lasciato delusa la cittadinanza ed esposto il territorio. Al fine di promuovere il ricorso è stato incaricato l’avvocato Daniele Giacomazzi di Verona. Invitiamo tutte le persone che hanno a cuore il futuro del nostro territorio a continuare a seguire le iniziative che verranno proposte nei prossimi mesi e continuare a donare, perché la strada del giudizio davanti al T.A.R. del Veneto, seppure tracciata, è ancora lunga.Si tratta di un grande successo per il neonato comitato dei cittadini che, fin dalle prime uscite pubbliche a Raldon (100 persone) e Campagnola, e con la passeggiata ecologica con Legambiente, ha sentito il calore e la vicinanza della popolazione, e continuerà a tenere alta l’attenzione sul tema con nuove iniziative, al fine di dare valore e continuità alla causa per il bene comune.
Comitato NO Polo Logistico Campagnola