Polo logistico, addio al fotovoltaico come compensazione ?

“Gli ultimi sviluppi relativi alla possibile realizzazione del polo logistico di Campagnola, in merito al quale su ricorso del Comune di San Giovanni Lupatoto il TAR  aveva bocciato l’autorizzazione a costruire, impongono al sindaco Attilio Gastadello una condotta che non può essere che quella di una netta opposizione a tutela peraltro della salute dei propri cittadini come impone il suo ruolo”. Ad affermarlo sono i consiglieri comunali del Partito Democratico Marco Taietta e Marina Vanzetta i quali segnalano che “ la prima novità è di carattere strettamente politico, ovvero la dichiarazione nell’ultimo consiglio comunale, a nome del suo gruppo, dell’esponente di Fratelli d’Italia-Impegno Civico Bianca Grigoli. La quale ha rimarcato come il previsto intervento su un’area di 127.000 mq. rappresenta una minaccia per i cittadini per quanto riguarda le emissioni nocive che non vengono certo diminuite da possibili opere di compensazione quali gli impianti fotovoltaici su alcuni edifici pubblici di San Giovanni Lupatoto. Sicuramente il sindaco non può certo ignorare una netta presa di posizione da parte della prima forza politica lupatotina che alle recenti elezioni europee ha ottenuto il 38% dei consensi”. La seconda novità, aggiungono Taietta e Vanzetta, “ riguarda l’ approvazione, da parte del Consiglio comunale di Zevio, della Variante al Piano di Assetto del Territorio che ha classificato come edificabile l’area su cui verrebbe realizzato il polo logistico. Rendendo pertanto  di fatto superfluo qualsiasi accordo compensativo, come quello che la Giunta lupatotina aveva già votato in previsione di  opere compensative per complessivi  4,5 milioni di euro, assenti per l’occasione al momento del voto  lo stesso sindaco  e l’assessore Simonato”. A questo punto, concludono, “ al sindaco Gastadello non resta che una strada, se vuole essere coerente col proprio programma elettorale: pretendere che il Comune di San Giovanni Lupatoto venga invitato alla prossima Conferenza di Servizi che sarà convocata da Zevio e far valere in quella  sede la propria voce, evidenziando le criticità ambientali che avevano  peraltro già rimarcato  sia il TAR sia l’Arpav. Inoltre, considerato che l’iter del PAT prevede un periodo per la presentazione delle osservazioni, di attivarsi immediatamente in tal senso, così come ha fatto in tempi celeri per quelle contro l’impianto di Cà del Bue. Esprimendo quindi la propria contrarietà alla realizzazione del polo logistico per le stesso motivazioni   già ben note e che hanno indotto, nei mesi scorsi, molti cittadini dei due Comuni confinanti a varie forme di protesta”.