Nel mese di Dicembre dello scorso anno è uscito il bando riguardante l’assegnazione di premi agli studenti meritevoli della scuola secondaria di primo e secondo grado di San Giovanni Lupatoto. Si tratta di un’iniziativa avviata dalle precedenti amministrazioni con l’obiettivo di premiare l’eccellenza nella scuola, individuando quegli studenti che nel loro percorso scolastico si sono particolarmente distinti, raggiungendo livelli di preparazione elevati. Purtroppo, leggendo il bando, la premiazione dell’eccellenza nella scuola sembra passi in secondo piano, in quanto, introducendo una soglia di reddito del nucleo familiare definita dal modello ISEE e valutando come eccellenza una votazione finale pari o superiore a “8”, potrà esserci l’esclusione totale o parziale di quei ragazzi e di quelle ragazze che effettivamente hanno raggiunto dei risultati eccezionali, ma che hanno una famiglia con un reddito superiore anche di un solo euro rispetto a quanto previsto dal bando. Di fatto il bando diventa solo un aiuto economico alle famiglie con un reddito ISEE non superiore a euro 25.000 i cui ragazzi vanno bene a scuola compiendo il loro dovere. Aiutare le famiglie, probabilmente in difficoltà, è chiaramente una cosa buona, ma a questo punto il Commissario avrebbe potuto farlo, utilizzando altre risorse finanziarie e non quelle inserita a bilancio e destinate a premiare i ragazzi eccellenti. Non chiamiamolo perciò premio alle eccellenze scolastiche perché non lo è. Purtroppo, ancora una volta il sistema non è in grado di fare la differenza e riconoscere l’effettiva bravura delle persone. Dispiace, perché in una precedente occasione, il Commissario, anche alla presenza dei ragazzi, si era espresso in tutt’altro modo. Molto probabilmente la scelta fatta è legata a problemi tecnici ammnistrativi che non si sono voluti affrontare onde evitare di assumersi le conseguenti responsabilità.
Alcune famiglie di San Giovanni Lupatoto
La risposta del Commissario Tortorella
Rispondiamo cercando di spiegare quali siano stati i criteri che hanno concorso alla redazione del bando in oggetto.
Il punto di partenza per qualsiasi intervento che intenda favorire il diritto allo studio è senz’altro l’art. 34 della Costituzione, che recita: “ La scuola è aperta a tutti. (…) I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”. Ne traiamo che i benefici di natura economica assegnati agli studenti meritevoli non devono essere dati a tutti, ma alle famiglie “prive di mezzi”, in quanto, aggiungiamo noi, le risorse pubbliche (derivanti dalle tasse versate dai cittadini) sono limitate.
E’ chiaro che le famiglie “prive di mezzi” in senso assoluto sono, nella nostra Repubblica e anche nel nostro Comune, già tutelate dai servizi sociali, tuttavia si ritiene che, non volendo contravvenire alla Costituzione, sia necessario stabilire un tetto di reddito oltre il quale, ragionevolmente si possa parlare di “famiglia non priva di mezzi”. In questa ottica il “concorso” (leggi bando) per l’assegnazione dei nostri premi per le eccellenze scolastiche doveva trovare dei semplici criteri di assegnazione di punteggio per la formazione della graduatoria, secondo la quale assegnare i premi stessi. Il primo criterio, parlando di “capaci e meritevoli” è stata la votazione finale dell’anno scolastico. Il secondo criterio non poteva che essere il reddito. Nella ricerca di una determinazione del tetto massimo di reddito ISEE da inserire nei nostri due bandi si è tenuto conto di non rimanere schiacciati sulle fasce reddituali molto basse, che comunque possono ricevere sostegni dai servizi sociali e nello stesso tempo di non superare quella ragionevole soglia di reddito di famiglie benestanti oltre la quale un contributo economico sarebbe irrilevante ai fini del diritto allo studio. Giustamente, anche gli studenti “capaci e meritevoli” non privi di mezzi, hanno il piacere che le comunità nelle quali sono inseriti, sia quella cittadina che quella scolastica, siano riconoscenti e grati del loro impegno. Per questo ogni scuola, ogni istituto celebra ogni anno le “pagelle d’oro”. Qualora la comunità lupatotina ritenga che ci debba essere una celebrazione di questo tipo anche a livello comunale, con una serata, una consegna di pergamene, ecc., sarà nostra cura lasciare questa proposta alla nuova amministrazione che a breve si insedierà.
IL COMMISSARIO STRAORDINARIO
Dott. Alessandro Tortorella