Parlando con gli amici spesso cerco di convincerli sulla potenzialità della rete ciclabile di San Giovanni e il suo possibile semplice sviluppo fino alla zona industriale e oltre, fino in città, permettendo a parecchie persone di poter andare al lavoro in bicicletta. Caratteristica questa che contraddistingue da sempre la storia lupatotina: ricordate quante persone andavano al lavoro al Ricamificio, ai Cotoni ed in Cartiera ?
Qualche mese fa avevo gioito vedendo una nuova ciclabile lungo via Pastello ricavata, tra l’altro, su uno spazio che doveva essere già dedicato agli utenti deboli (i pedoni). Nella zona, oltre ad essserci le attività commerciali (a dire il vero simpatizzanti delle auto), ci sono il campo sportivo, la baita degli alpini e, fortunatamente, tanti tanti posti di lavoro.
Purtroppo mi sono presto reso conto che quella nuova ciclabile era solo un’illusione perchè non c’è stata continuità nella proposta, la solita iniziativa isolata.
Nella rotonda di via Cà Nova Zampieri mancano infatti gli attraversamenti ciclopedonali che permettano di collegare le due ciclabili (appunto quella di via Ca’ Nova Zampieri e quella di via Monte Pastello). Inoltre nella rotonda di fronte all’UCI cinema, la nuova ciclabile si interrompe bruscamente quando, con un intervento,semplice ma di fondamentale importanza, di segnaletica orizzontale e verticale si potrebbe farla continuare fino a raggiungere il cavalcavia di Borgo Roma. Insomma, il classico intervento fatto da chi non conosce cosa siano gli spostamenti urbani in bici, che devono essere favoriti, soprattutto in zona industriale, senza lasciare pericolosi “buchi”. Un intervento fatto a “tavolino” senza chiedere a chi sul campo, anzi sulla ciclabile, c’è tutti i giorni. La convinzione confermata da questi interventi disordinati e scoordinati è che, a differenza di quanto ci vogliono far credere e cioè che non si fanno piste ciclabili perchè non ci sono tante biciclette, sia proprio il contrario: ci siano poche biciclette perchè si realizzano poche ciclabili e le poche realizzate sono scadenti e mal collegate tra loro. Comunque un minimo risultato è stato ottenuto: le auto e i camion almeno non devono occupare quello spazio in via Pastello. Incredibile: sembra comico, ma è tragicomico! Dobbiamo essere contenti che siano stati tolti dei parcheggi dal marciapiede. Ma come !?!? Anche il nome lo dice: MARCIA-PIEDE non SOSTA-AUTO ! Certo dobbiamo tutti insieme continuare ad arrabbiarci perchè le auto e i camion invece continuano a occupare i marciapiedi vicino al cinema e vicino al campo sportivo, nonostante le nostre continue segnalazioni e fino a quando non sarà apportato un sistema globale, che dia dignità agli spostamenti ecologici di cui tanto abbiamo nostalgia e bisogno.