La Giunta Gastaldello, nell’ambito delle numerose attività di solidarietà nell’emergenza, ha deliberato, per gli uffici, le linee di indirizzo in grado di offrire le indicazioni di maggior dettaglio sulle azioni di supporto da adottare per il sostegno degli utenti inseriti nei servizi educativi e scolastici.
L’Amministrazione comunale, ha già stanziato una somma di € 200.000 sui capitoli della scuola e dei servizi educativi rivolgendo l’attenzione alle famiglie con figli che non hanno usufruito dei servizi educativi e scolastici a causa dell’interruzione per l’emergenza sanitaria con specifiche provvidenze economiche. Più precisamente, con riferimento alle scuole paritarie, il Comune intende intervenire a favore delle famiglie e delle scuole stesse, facendosi carico della parte di retta che dovrebbero corrispondere le famiglie anche nel periodo di chiusura delle strutture. Il conteggio di tale onere, riferito al numero di bambini iscritti e residenti per ogni scuola paritaria, ad oggi, supera l’importo di € 62.000. E’ una scelta che, oltre a sostenere le famiglie, offre alle scuole il vantaggio di evitare insoluti da parte dei soggetti in difficoltà e di coprire la parte fissa di costi della struttura come indicato nella nota FISM del 23/3/2020 che autorizzava ogni scuola paritaria, alla riduzione del 65%. In tal modo, le famiglie con figli alle paritarie, dopo il pagamento della retta al 35% alle scuole, potranno chiedere il rimborso per il periodo di mancata attività scolastica. La procedura è ancora in fase di conclusione presso gli uffici, ma saranno a breve comunicate le modalità per il rimborso.
Allo stesso modo, il Comune non chiederà nulla a titolo di contributo per il trasporto scolastico non effettuato, anzi, intende addirittura valutare (nei limiti della disciplina vigente) di cancellare il pagamento della seconda rata (ovvero rimborsare una somma equivalente alla seconda rata per chi ha pagato in unica soluzione a novembre) che comprende anche il mese di febbraio in cui il trasporto è stato in realtà usufruito. La spesa complessiva è di circa € 26.000.
Relativamente alle rette per il nido, l’Amministrazione non ha mai emesso le fatture per i mesi di mancata fruizione del servizio, così come non ha mai chiesto alcun pagamento per i pasti, delle mense scolastiche, non consumati.
L’importo che si accolla il Comune per il mancato introito delle rette del nido è di circa € 30.000, somma che si aggiunge all’esborso che effettua il Comune per assicurare il servizio e che non viene posto a carico delle famiglie. Un modo concreto per sostenere le famiglie in un periodo di forti difficoltà, consapevoli che, l’emergenza sanitaria in atto ha chiesto maggiore sacrificio alle famiglie con i bambini più piccoli.
L’Amministrazione attende anche dai nidi famiglia e dai nidi convenzionati regionali elementi di valutazione per un intervento comunale.
Stiamo inoltre approntando i rimborsi delle quote di iscrizione del Carneval Camp (servizio di conciliazione per i tre giorni delle vacanze di carnevale e che non è mai iniziato) e del coro delle voci bianche non concluso.
Per i centri estivi, stiamo predisponendo quanto necessario per rendere fruibili le strutture del nido e le attività per l’infanzia con il progetto family+ (qualora intervengano i necessari provvedimenti di Regione o Stato di disciplina delle riaperture). Anche per tali servizi, l’Amministrazione sta prevedendo un aiuto alle famiglie, in ragione della prevedibile difficoltà di riprendere il lavoro senza strutture di accoglienza per i minori.