“Ritengo sia impossibile che il palazzetto della Cangrande possa essere utilizzabile già dal primo settembre. Più volte, in passato, abbiamo letto annunci che lo davano per ultimato con diverse scadenze, ma da un incontro che ho svolto con i tecnici comunali è emerso chiaramente che i tempi slittano a dicembre, speriamo prima di Natale. Ho voluto, appena ricevuta la delega ai lavori pubblici, promuovere questo vertice in Municipio anche perché so che in questo periodo vengono assegnate le palestre alle società sportive e quindi mi sembrava giusto che sapessero l’esatta tempistica di fruizione di questo impianto. Lo slittamento del termine dei lavori coinvolge, ovviamente, anche le scuole. Il taglio del nastro slitta di alcuni mesi innanzitutto poiché non era stato previsto un sistema di isolamento termico. La relativa gara è già espletata ed i lavori dovrebbero iniziare tra una ventina di giorni. Deve poi ancora essere posato il parquet e realizzata la tribuna con tutte le disposizioni di legge per quanto riguarda la separazione tra la zona pubblica e quella sportiva, così come devono essere completate le opere relative ad allacciamento fognature, luce e gas. Va poi realizzato un parcheggio, dietro la palestra, riservato a pullmann delle squadre, ed una tettoia sopra la porta d’ingresso onde evitare che, in caso di maltempo, l’acqua entri nel palazzetto. Va anche detto che sui ritardi rispetto alla tabella di marcia mi è parso di capire che hanno influito i continui cambiamenti di parere relativamente al tipo di tribuna, che in un primo momento era stata prevista retrattile e poi fissa, ed il tipo di utilizzo da parte dell’utenza. Ricordo infine che è prevista una rete per separare la zona riservata alla scuola da quella del palazzetto ed una pista ciclabile di collegamento con il parcheggio antistante la struttura; parcheggio che sarò poi usufruibile anche in occasione dell’ingresso e dell’uscita dalle scuole, onde evitare il quotidiano caos provocato dalle auto parcheggiate ovunque in via Cà dei Sordi”.
Assessore ai Lavori Pubblici Fabrizio Zerman