Inizieranno lunedì 5 marzo 2018 i lavori per la realizzazione dei nuovi servizi igienici al piano terra della Casa Albergo di via Cellini. Il progetto, approvato dalla giunta comunale in forma definitiva esecutiva in data 19 dicembre 2017, richiederà circa un mese per la realizzazione di quattro bagni, di cui uno per disabili, anziché dei due attuali, con due antibagno con lavabo.
Il quadro economico del progetto ha previsto come base d’asta euro 25.409,25 comprensivi di materiale, manodopera, progettazione e spese tecniche, oneri per la sicurezza ed IVA.
L’intervento previsto riguarda le seguenti lavorazioni principali: allestimento di cantiere; demolizione ove necessario di sanitari, pavimenti, rivestimenti, contro soffittature, serramenti interni ed esterni, tramezze; realizzazione murature per la nuova distribuzione interna, intonaco, massetto, contro soffittature, posa pavimenti, tubature e rivestimenti, installazione dei sanitari, serramenti, impianto elettrico, impianto termo-sanitario, installazione aspiratore meccanico, tinteggiatura interna.
I nuovi bagni saranno dotati di pavimento e rivestimento in piastrelle di ceramiche monocottura di prima scelta, smaltate, conformi alle norme UNI EN. Il pavimento in particolare sarà in possesso di un coefficiente di attrito conforme a quanto previsto dalle normative negli edifici, spazi e servizi pubblici.
“I nuovi bagni sono necessari come servizio al salone della Casa Albergo, molto utilizzato dalle associazioni lupatotine di anziani per gli incontri conviviali soprattutto nei fine settimana e saranno utili anche al prossimo centro diurno. Questa realizzazione era un impegno contenuto già nel programma elettorale, divenuto dell’Amministrazione comunale, che ora si avvia a realizzazione”, spiega l’assessore delegato al sociale Maurizio Simonato, “Il tutto si colloca, oltre che all’interno di un progetto complessivo di ripensamento della Casa Albergo, nelle attività, quali ad esempio il progetto ‘Assieme si può’ recentemente avviato, indirizzate al miglioramento della qualità della vita degli anziani, cercando anche di ridurre le zone d’ombra della solitudine”