Neapolis Mantra 2.0 al Salieri

Un connubio artistico straordinario. Uno spettacolo che rientra nella rassegna “danza” ma che porterà in scena anche la recitazione e la musica dal vivo. Mercoledì 12 febbraio alle ore 20:30 al Teatro Ristori arriverà Neapolis Mantra 2.0, opera multidisciplinare ideata dal regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani. Protagonisti dello spettacolo Emanuela Bianchini, étoile della physical dance, ed Enzo Gragnaniello, uno dei più apprezzati interpreti della canzone popolare napoletana. Insieme a loro, una Compagnia di danza, un’attrice e la band di Gragnaniello con chitarra, mandorlina, violoncello e batteria. Insieme creeranno un’esperienza immersiva dove danza, musica dal vivo e parola si fondono in un omaggio alla cultura partenopea contemporanea.

L’opera trae ispirazione dall’omonimo album inciso nel 1998 dal cantautore napoletano e rappresenta un tributo ai vent’anni dalla pubblicazione della canzone Donna, interpretata da Mia Martini. Al centro della narrazione c’è il concetto di essenzialità, dove corpo e voce diventano strumenti per un viaggio tra il reale e l’irreale, trasportando lo spettatore in una dimensione onirica e spirituale. Lo spettacolo è una celebrazione dell’anima più autentica di Napoli: città delle contraddizioni, accogliente e materna, capace di proteggere e custodire i suoi figli. La narrazione si sviluppa attraverso un percorso emozionale che esplora le storie di donne in molteplici sfaccettature: madri e figlie, compagne amate e desiderate, figure fatte di terra, aria, emozioni, aspettative e delusioni.

La regia di Mvula Sungani è concepita per creare un’atmosfera essenziale e suggestiva, dove lo spazio scenico si trasforma continuamente grazie a costruzioni coreografiche in perfetta sintonia con testi e musica, impreziositi da luci scolpite ad arte ed effetti visivi innovativi. La physical dance, cifra stilistica della compagnia di Sungani e Bianchini, sta ricevendo prestigiosi riconoscimenti internazionali e si distingue per la sua capacità di unire evocazione poetica e dinamismo corporeo. Le coreografie alternano momenti di grande intensità espressiva a suggestioni etniche e spirituali, creando un linguaggio fisico unico.

Le musiche dello spettacolo, eseguite dal vivo, comprendono i più grandi successi di Enzo Gragnaniello proposti in versione acustica, insieme a brani scritti per artisti come Roberto Murolo, Mia Martini, Andrea Bocelli, Dulce Pontes, Ornella Vanoni e Arisa. A questi si aggiungono alcune tracce tratte dal suo nuovo album Lo chiamavano vient’ ‘e terra, che arricchiscono ulteriormente la dimensione sonora dell’opera. Compagno di classe di Pino Daniele, la carriera di Gragnaniello inizia nei primi anni ’80 con il primo album da solista dal titolo “Enzo Gragnaniello”, cui segue “Salita Trinità dei Monti”. Nel 1991 interpreta assieme a Mia Martini e a Roberto Murolo il brano “Cu’ mmè”, che rilancia la musica napoletana a livello internazionale. Nel 1999 interpreta con Ornella Vanoni la canzone “Alberi” in gara al 49° Festival di Sanremo e nel 2001 esce “Balia”, un album in cui si alternano l’italiano e il napoletano. Negli anni riceve molti riconoscimenti, come il premio Artistico Culturale e Musicale “Armando Gill”, la candidatura al David di Donatello per il brano “Vasame” interpretato da Arisa ed incluso nella colonna sonora del film “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek. Nel 2019, per l’album “Lo chiamavano vient’ ’e terra”, riceve per la quarta volta la Targa Tenco.


INFO E BIGLIETTI.

Nuovi abbonamenti e vendita dei biglietti singoli (la biglietteria apre mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16:30 alle 19:30 – Via Teatro Ristori, 7 a Verona), disponibili anche online (www.teatroristori.org/biglietteria)e al punto vendita BoxOffice di Via Pallone, 16.