Manifestazione Coldiretti a Parma

È una marea gialla quella che ha invaso il centro di Parma, cuore della food Valley italiana e simbolo di quel made in Italy che tutto il mondo invidia al nostro sistema Paese. 

Un fiume composto da oltre 20.000 persone, agricoltori e allevatori di tutte le età con le loro famiglie, mobilitatisi nel parmense per manifestare davanti alla sede dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare. 

Un luogo simbolico quello scelto da Coldiretti, vista la tematica trattata durante la manifestazione, ovvero la ferma opposizione a qualsiasi procedura autorizzativa che tenda a consentire la produzione di cibi in laboratorio e, ancor peggio, ad equipararli ai cibi naturali agli occhi del consumatore finale.  

Ed è proprio la sicurezza di questi cibi una delle principali preoccupazioni dei produttori italiani, che ora chiedono una moratoria sulle autorizzazioni e soprattutto studi medici approfonditi che ne dimostrino la salubrità. 

 Un concetto ripreso anche dal sindaco di Soave, Matteo Pressi, esponente di una delle zone d’Italia maggiormente vocata alla produzione vinicola con i suoi 6000 ettari evitati e gli oltre 47 milioni di bottiglie prodotte ogni anno, presente oggi a Parma. 

Secondo Pressi: <<L’Unione Europea sta cercando di sdoganare un concetto che dovremmo rifiutare categoricamente, ovvero la possibilità di produrre cibo senza passare dall’agricoltura e senza passare dalla grande capacità dei nostri contadini di realizzare prodotti sicuri, di qualità e che contribuiscono all’economia nazionale>>. 

Un problema che, come evidenziato dal sindaco, non riguarda solamente il settore dell’allevamento, con il tema della cosiddetta “carne sintetica” prodotta in laboratorio, ma che arriva a toccare anche la catena produttiva vinicola, con il susseguirsi di proposte che tendono ad introdurre sul mercato prodotti similari al vino ma realizzati in laboratorio, senza utilizzare uva ma ricorrendo all’assemblaggio di  basi di origine chimica e aromi. 

Sul punto, il sindaco Pressi precisa: <<oggi si parla molto di carne sintetica, ma questa è l’anticamera di un ulteriore passaggio, ovvero quella del rilancio dell’idea della produzione di vino ricorrendo alle cosiddette “bustine”. Per questo oggi sono presente a Parma, a fianco della Coldiretti. Dobbiamo tutelare la capacità produttiva delle nostre aziende, il patrimonio dei nostri agricoltori e la salute dei consumatori>>. conclude il sindaco. 

Nella  foto: il consigliere delegato all’Agricoltura del Comune di Soave Mirco Menini, il presidente di Coldiretti Verona Alex Vantini, il sindaco di Soave Matteo Pressi.