Sirene e lampeggianti accessi per esprimere solidarietà e ringraziamento a tutto il personale sanitario. Un semplice gesto per restare accanto a chi, nell’isolamento di una continua attività di aiuto al prossimo, sa di poter contare sull’affetto dell’intera comunità. Un’iniziativa di vicinanza per sostenere chi lavora da giorni senza fermarsi e deve trovare la forza per andare avanti. Per questo, nella mattinata di lunedì, con un’iniziativa proposta dal sindaco di Verona Federico Sboarina sull’esempio di altre città e condivisa da tutti i 98 Comuni veronesi, davanti agli accessi di strutture ospedaliere di città e provincia, saranno posizionate delle vetture della Polizia locale e Forze dell’Ordine che, simultaneamente, per alcuni minuti, accenderanno i propri dispositivi di segnalazione. Un suono prolungato che consentirà l’invio simbolico di un messaggio di vicinanza ai medici, agli infermieri ed a tutto il personale sanitario impegnato a fronteggiare l’emergenza Covid-19. Per quanto riguarda la città scaligera, interessati gli ospedali di Borgo Trento, Borgo Roma e Marzana. In provincia, oltre alle strutture ospedaliere, coinvolte anche case di riposo e medici di base. I dettagli, domani nel punto stampa in diretta streaming del sindaco Federico Sboarina.
Saranno così sirene e lampeggianti, a far entrare nelle corsie la voce e i tanti pensieri di gratitudine di un’intera comunità, impedita nel portare di persona il messaggio di vicinanza dovuto, a quanti, instancabilmente stanno lavorando da settimane in tutti i presidi sanitari veronesi.
Nel frattempo il sindaco Federico Sboarina ha partecipato, al Cimitero Monumentale, alla celebrazione del vescovo mons. Giuseppe Zenti per dare l’estremo saluto e la benedizione a chi, in questi giorni, ci ha lasciato ma non ha potuto avere un funerale alla presenza di parenti e amici. Le norme per il contenimento del contagio, infatti, impediscono che siano officiate cerimonie funebri pubbliche.
“Ho voluto essere presente alla celebrazione del vescovo – ha detto il sindaco – per testimoniare la vicinanza dell’intera comunità veronese a quanti sono deceduti in questi giorni e ai loro familiari. Purtroppo, chi è stato colpito dal lutto non ha potuto contare sull’abbraccio di parenti e amici che, in simili occasioni, si sanno stringere intorno per dare conforto. Questi sono momenti difficili per tutti, ma lo sono ancora di più per quelle persone che, toccate direttamente da questo virus, si devono confrontare con la perdita di un parente o di un amico. Per questo credo che la cerimonia di questa mattina sia stata particolarmente sentita e importante: con la mia presenza simbolica, insieme a quella del vescovo, ho voluto rappresentare tutta la nostra comunità che, anche nell’emergenza, non smette di dimostrare il proprio sostegno, in particolare verso chi sta soffrendo di più”.