La Lega ordina di abbandonare Gastaldello

Ennesima puntata della telenovela all’interno della Lega ma che potrebbe avere riflessi significativi sull’ amministrazione comunale, dopo che il sindaco Gastadello ancora a fine agosto aveva ritirato le deleghe al vice sindaco Mattia Stoppato, il più votato nel suo partito con 400 preferenze. Nella serata di lunedì 27 gennaio il direttivo provinciale della Lega, presieduto dall’europarlamentare Paolo Borchia ( nella foto accanto a Stoppato alla cena natalizia del partito), ha deliberato di inviare una PEC, già spedita, ai consiglieri comunali di San Giovanni Lupatotini eletti nella lista leghista, ovvero Michele Grossule, Pamela Tosi e Annalisa Perbellini, oltre che all’attuale vice sindaco Fulvio Sartori, in cui si intima di passare all’opposizione. In particolare è stato inoltre chiesto a Sartori di rassegnare le dimissioni dalla carica di vicesindaco e a Grossule da quella di presidente del Consiglio Comunale. In caso contrario scatta l’espulsione del partito. Di questa tormentata vicenda il direttivo provinciale tornerà in ogni caso ad occuparsene nella seduta già convocata per venerdì 14 febbraio e in cui si valuteranno per l’appunto le risposte da parte dei diretti interessati finora rimasti fedeli al sindaco Gastadello. Al primo punto all’ordine del giorno è già stato inserito il  commissariamento della sezione della Lega lupatotina attualmente presieduta da Nicola Fasoli. Da segnalare nel frattempo che la Lega Giovani Verona, il cui coordinatore è proprio  Mattia Stoppato, sarà presente venerdì 31 gennaio, dalle 9 alle 13, al mercato di San Giovanni Lupatoto per raccogliere le firme a favore del terzo mandato per l’attuale Governatore del Veneto Luca Zaia. A questo riguardo il segretario regionale della Liga Veneta, Alberto Stefani, dichiarava pochi giorni fa  che “il limite dei mandati è un retaggio storico, valorizzare la democrazia significa superare queste imposizioni e liberare i cittadini dai vincoli imposti dalla legge al loro libero esercizio del voto”, commentando un sondaggio dell’istituto demoscopico Lab21.01  secondo il quale il 67,7% degli italiani vuole che venga cancellato il vincolo del doppio mandato per i presidenti di Regione.