Dobbiamo constatare con crescente disappunto che sono ormai almeno tre mesi che il consoglio comunale di San Giovanni Lupatoto non viene convocato, ancor di più se si tiene conto che le ultime sedute hanno riguardato scadenze tecniche dovute per legge.Questo fatto è assai grave se teniamo conto che il consiglio comunale è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del comune. Quindi sono svariati mesi che i consiglieri comunali, che ricordiamo sono eletti direttamente dal popolo, non possono svolgere le fondamentali funzioni di indirizzo politico e di controllo a loro attribuite dalla legge, lasciando nelle mani del solo sindaco e della giunta, non eletta ma nominata, le decisioni riguardante l’ente.Tutto ciò è ancora più grave se dobbiamo dare credito agli ex capogruppo di maggioranza che si sono dimessi a loro dire per mancanza di trasprenza e perchè le decisioni importanti venivano prese al di fuori delle sedi competenti.Ci domandiamo se il presidente del consiglio comunale stia svolgendo le sue funzioni di tutela della dignità del ruolo del consiglio e stia assicurando le funzioni allo stesso attribuite dalla legge, come prevede anche lo Statuto del nostro comune. Vedi ad esempio la discussione delle interpellanze, interrogazioni e mozioni rimasta inevasa da mesi nonostante i precisi obblighi previsti dal Regolamento. E’ evidente che la mancanza di svolgimento dei consigli comunali deriva dall’instabilità all’interno della attuale maggioranza che governa il comune. Ma queste questioni di bassa politica stanno rendendo inutile il consiglio comunale, organo assieme al sindaco ed alla giunta del comune con sue importanti attribuzioni, ed in definitiva danneggiando i lupatotini.
Per questo invitiamo i consiglieri, e non solo di opposizione, a riprendere le proprie attribuzioni iniziando a richiedere la convocazione di un consiglio comunale come previsto dal Regolamento del consiglio comunale di San Giovanni Lupatoto, all’art. 23, comma 1, che prevede che il Presidente del consiglio comunale è tenuto a riunire il consiglio quando lo richieda almeno un quinto dei consiglieri.