Taglio del nastro ufficiale e punto della situazione tra Comune di San Giovanni Lupatoto e Ulss 9 per lo spostamento dei servizi del Distretto sanitario alla Casa Albergo
La giunta ha incontrato il direttore generale di ULSS Scaligera 9 Patrizia Benini per avere informazioni sullo stato dell’arte dei lavori di ristrutturazione della sede distrettuale di via Belluno che verrà adibita a nuova Casa della Comunità.
Tutti i servizi garantiti dal distretto per i cittadini lupatotini sono stati temporaneamente trasferiti alla Casa Albergo di via Cellini. «È stato constatato come l’intervento del Comune, sia in termini di reperimento di spazi sia in termini economici, sia stato soddisfacente – ha spiegato il sindaco lupatotino Attilio Gastaldello –. Sono stati mantenuti sul territorio pressoché tutti i servizi durante i lavori per la trasformazione in Casa di Comunità del fabbricato di via Belluno».
Fuori dal territorio comunale rimangono riabilitazione, neuropsichiatria infantile e consultorio che sono stati dislocati in via provvisoria al Chiarenzi di Zevio. «Alla luce della situazione, l’accordo è di ritrovarci per fare il punto della situazione per il futuro della Casa di Comunità – ha aggiunto il sindaco Gastaldello –. Dovremo individuare quali servizi saranno necessari per la popolazione lupatotina. L’attuale collocazione provvisoria del distretto alla Casa Albergo tuttavia si è rivelata ideale perché tutti i servizi garantiti sono su un piano unico, il layout è comprensibile e gli spazi sono a portata di mano e di facile individuazione. Inoltre c’è a disposizione un ampio parcheggio che permette di usufruire al meglio della struttura».
L’assessore al Sociale Maurizio Simonato aggiunge: «Ho seguito a nome del nostro Comune, in raccordo col Sindaco, all’interno del Comitato dei Distretti 1 e 2 dell’ULSS9 il complicato iter per avere a San Giovanni Lupatoto la nuova Casa di Comunità. Devo dire che questo risultato non era scontato e credo che in prospettiva l’aumento dei servizi prestati presso l’ex Distretto, saranno un grande vantaggio per i cittadini».
«La nuova collocazione temporanea alla Casa Albergo, che rappresenta un esempio positivo di collaborazione tra enti, ha comportato un forte impegno per il nostro Comune, anche nel settore sociale prevedendo un diverso utilizzo del piano terra della Casa Albergo, con lo slittamento di alcuni anni dell’apertura del previsto centro diurno per anziani non autosufficienti e la ridistribuzione in altri spazi di molte realtà che vi operavano, comprese le attività di socializzazione e ballo delle associazioni anziani, cui comunque è stata garantita la continuità di attività presso una adeguata struttura. Anche se sofferta, la decisione di utilizzare la Casa Albergo, si sta rivelando appropriata e giustifica i sacrifici a malincuore richiesti alle associazioni» conclude Simonato.