IL SOGNO DELLA SCUOLA PINDEMONTE
Abbiamo letto nuovamente sul Vostro numero di novembre che una delle ambizioni dell’ ex sindaco Federico Vantini e della sua amministrazione era e resta quella di realizzare presso la scuola Pindemonte la nuova biblioteca comunale. L’articolo titolava “IL SOGNO DELLA BIBLIOTECA”.
Citiamo le parole dell’ex sindaco : “Abbiamo sempre pensato che il luogo idoneo per questo spazio (cioè il centro culturale-biblioteca) fosse la scuola Pindemonte che dopo le disavventure legate al sisma del 2012 ha spostato le sue attività all’interno della Cangrande lasciando libero un sito strategico per le attività culturali del paese.” Come genitori siamo perplessi e allo stesso tempo indignati. “Ha lasciato libero? Ha spostato le sue attività?”
Dalle parole dell’ex sindaco sembra quasi che la scuola abbia volontariamente e definitivamente spostato le sua attività presso la scuola Cangrande e che il trasferimento presso tale plesso si sia magicamente trasformato da emergenza temporanea a soluzione definitiva. Con buona pace per studenti, insegnanti e genitori. Forse è bene ricordare, per amore della verità, che lo spostamento degli alunni presso la scuola Cangrande, per inagibilità dell’edificio di Piazza Umberto, è stata una delle prime decisioni che l’ ex-sindaco si è trovato a dover affrontare dopo la sua elezione.
Una decisione difficile certo, ma di fronte alla sicurezza dei bambini e degli insegnanti cos’altro si poteva fare? Possiamo capirlo, ma quello che non comprendiamo è come mai in tre anni nessun progetto (anche solo preliminare) per la sistemazione della scuola abbia passato il vaglio della giunta o del consiglio comunale. Nello stesso tempo altri comuni si sono dati da fare, hanno progettato, hanno richiesto finanziamenti e, chi più chi meno, li hanno ottenuti e addirittura qualcuno ha già sistemato la propria scuola. Non possiamo che pensare si tratti di amministrazioni che hanno veramente a cuore la scuola. A San Giovanni Lupatoto, invece, si aspettano ancora le promesse di Vantini. A dicembre 2012 era stata anche annunciata l’istituzione di un “ufficio contributi e bandi di finanziamento” che si occupasse di intercettare i possibili finanziamenti ottenibili …nulla si è mai visto per la Pindemonte. Non c’è traccia sulla stampa locale dell’ interesse dell’ ex sindaco di risolvere la questione Pindemonte, né sistemando ed adeguando il sito originale (ma questo è ormai chiaro), né realizzando la nuova struttura che la sua giunta ha prospettato a genitori ed insegnanti della scuola Pindemonte e scuola materna Giovanni XXIII (ricordiamo che anche quest’ ultima da anni vive in una situazione di emergenza per carenza di spazi). Riteniamo che i concetti di emergenza e priorità non abbiamo per noi genitori e per l’ex primo cittadino, la stessa valenza e sottolineiamo ancora una volta che, pur riconoscendo la necessità di una nuova biblioteca, di cui siamo tutti utenti, nel nostro paese rimane da risolvere l’emergenza scuola Pindemonte, un’emergenza prioritaria che in tre anni non è stata mai seriamente affrontata. Un’emergenza che toccherà al prossimo nuovo sindaco finalmente risolvere.
Telma De Marzi e Attilio Bissoli