Nella seduta del 31 marzo il Consiglio comunale di San Giovanni Lupatoto ha riconosciuto la legittimità dei debiti fuori bilancio per un totale di 85.643,43 euro. Più precisamente 65.975,55 (sentenza del Tribunale di Trento), 14.605,50 (sentenza del Tribunale di Verona), 4.000 (compensazione di spese in seguito a sentenza del Tar) 1.064,38 ( sentenza del Tar). Un provvedimento che ha suscitato più di una perplessità da parte di esponenti di opposizione ma anche di maggioranza. “ Se questa delibera non dovesse passare, il curatore fallimentare potrebbe rivalersi nei nostri confronti” ?, ha chiesto l’esponente dei 5 Stelle Roberto Bianchini. Chiedendo spiegazioni sul fatto che in due occasioni “ il Comune non si sia costituito”. Davide Brina (Lupetto), ricordando che “ il parere dei revisori dei conti è stato favorevole ma ha invitato l’ente a compiere tutte le verifiche necessarie per verificare se ci siano eventuali responsabilità per azioni di rivalsa di questo debito”, ha chiesto se “ in caso di voto favorevole da parte del consiglio comunale, possono essere addossate queste responsabilità ai consiglieri che votano a favore”? L’esponente della lista civica Taioli, Anna Falavigna, ha domandato “ perché il Comune non si è costituito nella causa per richiesta danni per caduta accidentale”. Il consigliere Daniele Turella ha fatto osservare che “ se gli esponenti di opposizione dovessero abbandonare la seduta mancherebbe il numero legale, per cui se è tanto importante votare questo provvedimento gli esponenti di maggioranza dovevano essere maggiormente presenti”. Il capogruppo della Lega Nord Michele Grossule ha ammesso che le perplessità delle opposizioni sono pertinenti. Per quanto riguarda i consiglieri assenti, “ auspico che la loro assenza sia dovuta alla gravissima emergenza o per motivi di salute. Così non fosse magari più avanti lo vedremo”.
Il dirigente dell’area economica Andrea Elifani ha spiegato che se il debito fuori bilancio, in seguito a sentenze esecutive, non venisse approvato, “ esporrebbe il Comune a ulteriori spese perché i terzi promuoverebbero nuove attività di ingiunzione a carico dell’Amministrazione con ulteriori spese”. Il segretario generale Alessandro De Pascali ha sottolineato che “ il consiglio comunale non è chiamato ad accertare il debito, perché quello lo ha già fatto il Giudice, ma a riconoscere questo debito, per cui non è che il voto dei consiglieri comunali comporti una corresponsabilità. Si evita un aggravio ed un pregiudizio per l’ente”. Il sindaco Attilio Gastadello ha spiegato che “ è evidente che in questa vicenda ci deve essere un approfondimento da parte degli uffici perché è giusto capire se ci sono responsabilità. Le domande che sono state poste sono legittime, corrette. E’ vero che i revisori dei conti hanno dato parere favorevole ma un approfondimento deve essere fatto con date, cronologie e indicazioni che possano permettere a sindaco e consiglieri di comprendere bene come si sia svolta questa vicenda. Qui però noi siamo qui per riconoscere il debito”. Il provvedimento è stato approvato da Attilio Gastaldello, Stefano Filippi, Michele Grossule, Davide Bimbato, Annalisa Perbellini, Giada Masotto e Mattia Stoppato, contraria Anna Falavigna, astenuti Roberto Bianchini e Daniele Turella. Il sindaco ha ringraziato i presenti “ per il gesto di grande responsabilità di tutti. L’impegno che mi è stato chiesto è innanzitutto mio e sicuramento, nonostante il momento devastante, assicuro come ho detto prima che queste cose qui vanno accertate, e se c’è qualche responsabilità, a me interessa. E quindi dovranno seguire dei provvedimenti drastici, se ci sono responsabili. Auspico che non ci siano e di trovare tutto a posto. Ma se le cose non stanno in questa maniera ne discuteremo apertamente in consiglio comunale”.