Il Comune di San Giovanni Lupatoto non acquisterà Villa Wallner. Lo ha reso noto l’amministrazione comunale con un comunicato stampa in cui si porecisa che “La Giunta, previo coinvolgimento di tutte le liste di maggioranza e alla luce delle indicazioni tecniche raccolte dai dirigenti comunali su progetti culturali, di bilancio, patrimonio e lavori pubblici, ha deliberato l’indirizzo di non procedere all’esercizio del diritto di prelazione sul complesso monumentale di Villa Wallner”.
«Un atto dovuto – specifica il Sindaco Gastaldello – preso a malincuore, per senso di responsabilità verso tutti i cittadini lupatotini, ma anche per i Consiglieri comunali, al fine di non arrecare danno all’Ente e, di riflesso, alla Città”.
Molti infatti i fattori che hanno determinato la sofferta decisione dell’Amministrazione comunale. «Per esercitare la prelazione – spiega il Sindaco Attilio Gastaldello – il Comune avrebbe dovuto versare immediatamente quasi 2.700.000 euro, comprensivi di tasse ed oneri, ovvero una somma equivalente a quella offerta da un privato per l’acquisto del compendio. Non solo, il Comune avrebbe dovuto contestualmente presentare al Ministero per i Beni Ambientali e Architettonici anche un progetto di riqualificazione e valorizzazione del complesso esclusivamente per attività culturali, assumendo oneri finanziari ben superiori all’importo dell’acquisto. Un impegno economico non sostenibile per il Comune, che avrebbe comportato l’immediata interruzione di progetti già avviati, come ad esempio: la costruzione del nuovo asilo nido e la riqualificazione dei cimiteri, o altri necessari per migliorare la qualità della vita della stessa frazione di Pozzo, quali la pista ciclabile del Comotto e il rifacimento dell’ex Galm.
L’Ente avrebbe dovuto altresì cancellare progetti di valorizzazione di altri beni strategici già comunali, aventi destinazione culturale, e non solo, come l’ex scuola Pindemonte, Cà Sorio e l’ex scuola Aleardi a Raldon: tutti progetti che andrebbero sacrificati, come anche la realizzazione della nuova biblioteca».
Altro aspetto è il pericolo di incorrere in danno erariale perché, esercitando la prelazione, il Comune avrebbe dovuto pagare per acquistare dei beni già destinati all’uso pubblico. Lo spiega la relazione predisposta dai tecnici comunali: “L’esercizio del diritto di prelazione mediante versamento di un prezzo anche per l’acquisizione di aree già vincolate ad una destinazione pubblica avrebbe potuto avere riflessi sul piano della responsabilità per danno erariale”.
In ogni caso l’obiettivo di arrivare alla costruzione dei nuovi parcheggi a servizio della frazione è salvaguardato, come evidenzia sempre la relazione tecnica: “Nel complesso vi sono aree già vincolate per la realizzazione di parcheggi e verde pubblico: pertanto, anche qualora non venga esercitata la prelazione, il privato è comunque obbligato a destinare le aree alla realizzazione di parcheggi e verde”.
Inoltre, il parco secolare della Villa, essendo vincolato, permane e continua a svolgere la sua benefica azione ambientale, alla quale si aggiunge quella svolta dal Parco Campagna, come spiega il Sindaco Gastaldello: «Il mese scorso l’Amministrazione ha acquisito per 280mila euro al patrimonio del Comune il Parco nel centro cittadino, che ha una superficie superiore, di 87mila metri quadrati, ma richiede interventi meno onerosi, non presentando i vincoli monumentali del complesso di Villa Wallner».
«Infine, conclude il Sindaco, è nostra intenzione accelerare la realizzazione dei parcheggi e del verde pubblico sulla zona a ciò vincolata, instaurando un rapporto di collaborazione con la nuova proprietà, che possa costituire un viatico per individuare possibili occasioni e modalità di accesso al parco per i cittadini lupatotini».