Stefano Poda cura regia, scene, costumi, luci e coreografie dello spettacolo che ha inaugurato il 100° Festival areniano: un’Aida “di cristallo” perché sono le trasparenze a dominare il palcoscenico, un grande piano inclinato, piramidi di luce, una colossale mano, simbolo del potere dell’uomo di creare e distruggere, benedire e uccidere. Il mondo in guerra che divide Aida e Radames è rappresentato in scena da 300 figuranti partecipi dei conflitti dentro e fuori i personaggi, oltre al Ballo coordinato da Gaetano Petrosino e al Coro preparato da Roberto Gabbiani, coinvolti in un viaggio dantesco dagli inferi alla pace. Led, laser e inediti effetti luce esaltano le linee dell’Arena mentre i costumi rimandano all’iconografia classica dell’Egitto, a una ritualità senza tempo, all’arte contemporanea, Paco Rabanne, Capucci, Damien Hirst. Protagonista è il giovane soprano cubano-americano Monica Conesa, affiancata dal tenore coreano Yonghoon Lee, al suo debutto come Radames in Anfiteatro, e dal baritono veronese Simone Piazzola, Amonasro per una data; altro esordiente “di lusso” è Carlo Bosi come messaggero. Si confermano l’applaudita principessa Amneris di Olesya Petrova, il sacerdote Ramfis di Rafał Siwek, il Re egizio di Abramo Rosalen e la sacerdotessa di Francesca Maionchi,diretti con Orchestra e Coro di Fondazione Arena da Marco Armiliato. Repliche: 30 luglio – 2, 18, 23 agosto – 3, 8 settembre
Sabato 22 luglio va in scena la quarta e ultima rappresentazione de Il Barbiere di Sivigliadi Rossini, nell’amata produzione ormai classica firmata da Hugo De Ana, che colloca la vicenda in un elegante e simbolico giardino all’italiana con grandi rose rosse. Alla guida di Orchestra e Coro di Fondazione Arena, sul podio si conferma il giovanissimo direttore veronese Alessandro Bonato con un cast di specialisti del Belcanto: Figaro è Nicola Alaimo, il Conte Antonio Siragusa, Bartolo Alessandro Corbelli, Basilio Michele Pertusi, Berta Marianna Mappa, Fiorello e Ambrogio Nicolò Ceriani, l’ufficiale Lorenzo Cescotti, a cui si aggiunge per quest’unica data il mezzosoprano Marina Viotti, al debutto areniano in un ruolo completo come Rosina.