La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, colma in ogni ordine di posti, ha ospitato giovedì 21 novembre la cerimonia religiosa per l’ultimo saluto a Sergio Errico, a lungo vicesindaco del paese negli Anni Ottanta. Errico, 85 anni, è improvvisamente venuto a mancare domenica mattina 17 novembre alle 8.30 mentre era ospite (da alcuni mesi) di un istituto per anziani di Verona.
Entrato in politica nel 1975 nelle file del partito socialista, nel 1980 era stato nominato vicesindaco e in quel ruolo, con la delega ai lavori pubblici, aveva seguito importanti opere strutturali, come la realizzazione della rete fognaria principale e il depuratore, che tuttora servono il paese, oltre che l’incremento dell’illuminazione pubblica, da sempre uno dei suoi cavalli di battaglia in quanto sosteneva che le strade dovessero essere illuminate, anche per ridurre gli atti illeciti. Nel ruolo di capo delegazione del Psi nella giunta e nella maggioranza che reggeva l’allora sindaco Giusto Vecchiato, Errico aveva assicurato la spinta e il sostegno per altre misure strategiche per lo sviluppo del paese, come ad esempio l’approvazione del Piano Regolatore Generale, della zona di edilizia economica popolare (che ha dato la casa a centinaia di famiglie del paese), la costruzione del centro culturale e della biblioteca.
Oltre a ciò va ricordata, come opera del vicesindaco, la ripresa in mano pubblica del servizio del metano che consentì, alcuni anni dopo, la costituzione della Lupatotina Gas, con ciò permettendo di avere nelle mani pubbliche la gestione del metano stesso, con rilevanti e notevoli benefici, diretti e indiretti, per la popolazione del paese.
Errico ha inoltre ricoperto incarichi anche a livello provinciale. È stato infatti consigliere di amministrazione di Agsm e membro di commissioni che si occupavano degli alloggi Ater, di impianti di carburanti e dei primi agriturismi della Provincia di Verona. Ha poi svolto l’incarico di capo di gabinetto nelle amministrazioni che hanno governato la Provincia dal 1985 al 1995, guidate da Massimo De Battisti e Alberto Fenzi. L’amministrazione comunale ha riconosciuto questo impegno ospitando nell’atrio municipale una camera ardente e partecipando alla cerimonia funebre con il gonfalone. In tutti questi ruoli Sergio Errico ha però saputo star vicino alla famiglia (lascia la moglie Lilia e il figlio Carlo, commercialista in San Giovanni Lupatoto) e al popolo, che l’ha ripagato con una partecipazione massiccia al funerale culminata con un lungo applauso alla toccante lettera che la nipote Giulia ha letto alla fine del rito.