Un giardino all’italiana, un elegante labirinto di siepi, colossali rose rosse, un frizzante andirivieni di personaggi in colorati abiti rococò: sono gli elementi iconici del Barbiere di Siviglia all’Arena di Verona, nell’allestimento firmato da Hugo De Ana, regista, scenografo e costumista argentino, con le ironiche coreografie di Leda Lojodice per ballo, mimi e figuranti. Trame e scherzi, amorosi sospiri e buffi equivoci, serenate e travestimenti culminano in un lieto fine.
Una festa per gli occhi ma anche per le orecchie: per le sette serate di Barbiere, Fondazione Arena ha messo insieme un cast internazionale di raffinati belcantisti, che si alternano fino al 6 settembre tutti sotto la direzione di George Petrou, maestro greco esordiente in Anfiteatro, eclettico di repertorio ma particolarmente votato e apprezzato nel barocco e nel ‘700 italiano, che di Rossini sono necessario retroterra: oltre a guidare l’Orchestra di Fondazione Arena e il Coro, preparato da Roberto Gabbiani, Petrou siederà anche al fortepiano, accompagnando personalmente i vivaci recitativi in cui si dipana la commedia di Sterbini musicata da Rossini.
Dopo la prima di venerdì 21 giugno alle 21.30, Il Barbiere di Siviglia replica il 27 giugno (alle 21.30), con nuovo cast il 6 e 12 luglio (alle 21.15), quindi con altri interpreti il 24 e 31 agosto e il 6 settembre (sempre alle 21).
Alla prima, venerdì alle 21.30, protagonista sarà il giovane baritono Mattia Olivieri nei panni di Figaro, barbiere e factotum che aiuterà il Conte di Almaviva a conquistare Rosina – rispettivamente il tenore Renè Barbera al debutto areniano e il mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya. Ad ostacolarli saranno l’anziano e burbero tutore Bartolo e il maestro di musica Basilio, interpretati da Paolo Bordogna -altro debutto in Arena- e Roberto Tagliavini. A completare il cast la buffa serva Berta di Marianna Mappa, i fidi Fiorello e Ambrogio, entrambi impersonati da Nicolò Ceriani, e l’Ufficiale del giovanissimo esordiente Domenico Apollonio. Nelle recite successive si alterneranno altri grandi artisti, rendendo ogni sera una prima: in luglio vedremo il Figaro di Nicola Alaimo, il Conte di Dmitry Korchak, il Basilio di Riccardo Fassi, il Bartolo di Misha Kiria. Dal 24 agosto il giardino sivigliano sarà animato da Davide Luciano, Lawrence Brownlee, Alexander Vinogradov, Carlo Lepore e Jessica Pratt, Rosina sopranile per nuove pirotecniche variazioni vocali.
Il 101° Arena di Verona Opera Festival 2024 propone in tutto 50 irripetibili serate di opera, concerti e balletti in scena fino al 7 settembre. Il Festival è sostenuto da numerosi sponsor, in primis UniCredit, che vanta una longevità di collaborazione di oltre 25 anni, e poi Calzedonia, Pastificio Rana, Volkswagen Group Italia, DB Bahn, Forno Bonomi, RTL 102.5, Genny, che firma anche quest’anno le divise del personale adibito all’accoglienza del pubblico, e Müller, che sostiene nuovamente i progetti di accessibilità dedicati alle persone con disabilità. Tra gli official partner marchi storici quali Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Metinvest, SABA Italia, SDG Group, Sartori di Verona, Palazzo Maffei e Mantova Village. Tra i nuovi sostenitori, Poste Italiane, ManPower Group e Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. Oltre a imprese, privati, ordini professionali che compongono la schiera della Membership 67 Colonne per l’Arena di Verona, fondata da Gianluca Rana dell’omonimo pastificio e da Sandro Veronesi, patron del Gruppo Oniverse, con il Gruppo Editoriale Athesis, media partner.
Info: www.arena.it