Costeggiola festeggia il rufiolo dal 17 al 19 gennaio

In questi giorni  Costeggiola, la piccola frazione dell’est veronese appartenente ai comuni di Soave e Cazzano di Tramigna, si prepara a festeggiare il proprio prodotto tipico, il rufiolo per l’appunto, nell’ambito della 111^ edizione della sagra di S. Antonio Abate, patrono della località, che si svolgerà questo weekend dal 17 al 19 gennaio.  Il protagonista della festa è proprio il rufiolo, un piccolo dolce simile ad una mezzaluna, o secondo la descrizione più antica alla forma della cresta di un gallo, con una storia tutta da scoprire e che affonda le radici nella tipica cucina contadina di un tempo, nella quale, già secoli addietro, era molto in voga il concetto di cucina del riuso, oggi di grande attualità e intesa come strumento per contrastare lo spreco alimentare e contribuire al rispetto dell’ambiente.
 E proprio questa motivazione legata al riuso dei cibi è alla base della lunga, e per certi versi bizzarra, lista di ingredienti che compongono, anche con abbinamenti sorprendenti tra loro, il ripieno di questo raviolo dolce di pastafoglia sottile e dorata.
Al suo interno, infatti, vi troviamo il pane raffermo e grattugiato, simbolo della capacità delle massaie di una volta di utilizzare e riutilizzare tutti gli alimenti senza mai sprecarli, ma anche gli amaretti, il brodo, che spesso nelle cucine avanzava, il formaggio grana, l’uvetta, i cedrini e un poco di liquore.
Una serie di abbinamenti che può sembrare azzardata, ma che restituisce un risultato tanto gustoso quanto sorprendente, tanto da aver consentito a questa specialità di ottenere il marchio regionale di prodotto tipico locale, la cosiddetta “De.co.”, che contrassegna gli alimenti che vantano un legame profondo con il territorio e con la tradizione dei luoghi del nostro Veneto.
La tradizione, appunto, della produzione dei rufioi, un tempo ad esclusivo appannaggio delle casalinghe che custodivano gelosamente i segreti delle loro ricette, oggi è portata avanti dai volontari dell’associazione “Amici di Costeggiola”, che da diversi giorni, come ogni anno da decenni, anche alternandosi in più turni giornalieri, sono impegnati nella realizzazione di questi piccoli scrigni di bontà.
Un lavoro davvero intenso che quest’anno ha consentito al gruppo di battere il record del 2024, arrivando a produrre ben 54.000 rufioi, acquistabili direttamente nell’apposito banchetto allestito nella piazza della frazione o da gustare come dolce, dopo il pranzo o la cena, negli stand gastronomici della festa patronale oppure
Infatti, in questo fine settimana, tutti gli appassionati della cucina locale e i curiosi, potranno assaggiare questi dolcetti nello spazio adiacente alla chiesa parrocchiale di Costeggiola, dove da venerdì 17 a domenica 19 gennaio si svolgerà la sagra dedicata a S. Antonio Abate, con ampi punti ristoro ed un menu comprendente i migliori piatti della tradizione veneta, fino ad arrivare, appunto, al dolce, vero protagonista della manifestazione.
Così il sindaco di Soave Matteo Pressi: “il territorio veronese è costellato di tante tipicità, molte delle quali con una storia tanto particolare quanto interessante da scoprire. I nostri rufioi non fanno eccezione, essendo la testimonianza di una cucina antica che, pur nella relativa povertà, non rinunciava all’idea di mettere in tavola un dolcetto tradizionale, in grado di portare la felicità tra i commensali, magari accanto ad un buon bicchiere di Recioto di Soave. In questa edizione della nostra festa, inoltre, vogliamo anche festeggiare l’ottenimento nel 2024 del marchio regionale “De.co.”, il quale ci consente di far conoscere ancora di più il prodotto”.
L’appuntamento è quindi per questo fine settimana a Costeggiola, dove da venerdì 17 a domenica 19 sarà possibile gustare sia a pranzo che a cena le ricette del territorio concludendo, manco a dirlo, con qualche rufiolo ed un bicchiere di Recioto.