La vicenda del polo logistico di Campagnola, approvato dalla precedente amministrazione di Zevio e dal Sindaco Diego Ruzza, sembra destinata a chiudersi. Il Comune Lupatotino che aveva fatto ricorso al Tar del Veneto contro la costruzione dell’impianto logistico di via Macacchiove e quindi contro i provvedimenti autorizzativi del Comune di Zevio, sta valutando se ritirare il ricorso in cambio di compensazioni ambientali. Tutto bene cosi ? Non proprio. Gli impatti dell’intervento sotto il profilo del suolo, dell’ambiente, dell’inquinamento e della salute dei cittadini che erano i punti per il quale il Tar del Veneto ha dato ragione a San Giovanni Lupatoto, rimangono.Alle compensazioni proposte di cui non si conoscono bene i termini, rimane il gusto amaro per tutto ciò che alla fine graverà in modo reale e sostanziale sull’ambiente e su noi tutti. Le criticità evidenziate dal ricorso rimarranno disattese.Di fatto non sembra che il nodo dell’inevitabile aumento del traffico legato alla attività sia risolvibile. La letteratura scientifica spiega in modo efficace ed esauriente che all’aumentare del traffico aumentano le concentrazioni delle molecole denominate PM 2/5/10 nell’aria, polveri sottili pericolose per la salute degli esseri umani. Per queste molecole oramai si sprecano gli studi a livello planetario.https://ilbolive.unipd.it/…/rapporto-malaria-2021…https://www.sciencedirect.com/…/pii/S254251962400003Non si è voluto inoltre cogliere che questo tipo di fabbricati sono una delle principali cause del consumo di suolo e con esso l’impoverimento dei vegetali e inevitabilmente della densità biotica. Il suolo è essenziale per contrastare il cambiamento climatico. La domanda che ci si pone è semplice e complessa allo stesso tempo: come è possibile, visto che la pianura padana è oramai cosi endemicamente cementificata ed allo stesso modo sotto la pressione di un importante inquinamento dell’aria (e dell’acqua: i pfas insegnano), che la organizzazione dello sviluppo del territorio non stia dentro ad una logica che tenga in conto della globalità delle problematiche, delle fragilità dei vari territori. Lo sviluppo sociale ed il consolidamento della coscienza ambientale dovrebbero stare tra le priorità in armonia con quella che è la legittima richiesta della popolazione di poter respirare aria pulita e di dare in dote ai propri figli un pezzo di mondo ospitale.