Dalla raccolta firme europea per l’origine obbligatoria su tutti gli alimenti alla fauna selvatica, passando per la legge contro le pratiche commerciali sleali, arrivando alle richieste che sono state avanzate in documento presentato alla Regione Veneto in difesa delle aziende agricole.
Moltissimi i temi che Coldiretti Verona ha affrontato nella giornata dell’#orgogliocoldiretti celebrata ieri nell’Auditorium di Veronafiere contemporaneamente con le 96 federazioni provinciali del Paese per dare inizio ai festeggiamenti per l’ottantesimo compleanno dell’organizzazione agricola. Una storia, quella di Coldiretti, fatta di molte sfide e altrettante conquiste: dalla riforma agraria alla legge d’orientamento, fino alla madre di tutte le battaglie, quella iniziata più di vent’anni fa per arrivare a ottenere l’indicazione dell’origine di ogni prodotto alimentare.
“Coldiretti può vantare un unico simbolo da ottant’anni – le parole del Presidente della federazione veronese, Alex Vantini – perché è sempre stata fedele a se stessa e alla propria base sociale. Sono ottant’anni che questo simbolo è in testa a tante battaglie a difesa delle imprese agricole ma anche dei consumatori. Basti pensare a quelle sull’origine del prodotto che tra l’altro stiamo continuando a fare anche in questi giorni: è infatti ora di modificare il codice doganale per evitare che ogni prodotto estero che subisce l’ultima lavorazione nel nostro Paese diventi magicamente italiano.”
La raccolta firme per una legge popolare europea per garantire trasparenza sulle etichette di tutti gli alimenti è stato uno dei temi principali affrontati sul palco dell’Auditorium dove sono scorse le immagini della mobilitazione del Brennero con prosciutti, concentrato di pomodoro, frutta e verdura esteri che con l’ultima trasformazione sostanziale diventeranno a tutti gli effetti prodotti italiani. Le importazioni di cibo sono aumentate del 60% nell’ultimo decennio raggiungendo il valore record di 65 miliardi di euro, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.
Gli oltre 700 gli associati presenti in sala sono stati accolti a inizio serata dal direttore di Coldiretti Verona Giuseppe Ruffini, dal presidente di Veronafiere Federico Bricolo che ha portato i suoi saluti e dal Direttore de L’Arena Massimo Mamoli che ha fatto una digressione sull’importanza della rappresentanza, “sano bacino di democrazia”. Si sono poi susseguite le voci dei protagonisti dell’organizzazione agricola: dal presidente dei pensionati Coldiretti, Giovanni Aldrighetti, alla rappresentante delle imprenditrici, Franca Castellani, al delegato dei giovani, Riccardo Pizzoli, fino alla presidente di Terranostra, Elisa Castellani. Nella seconda parte dell’incontro, intervallati da alcune clip che hanno ripercorso le conquiste storiche ma anche quelle più recenti, sono intervenuti i componenti della giunta federale: Luca De Grandis che ha espresso le preoccupazioni per il settore frutticolo, Federico Menini che ha riportato quelle per il settore avicolo, Riccardo Franco che è intervenuto sulle nuove frontiere della cisgenetica, Roberto Serpelloni che ha spiegato le ataviche problematiche legate al mercato del latte, Alberto Mantovanelli che ha spiegato le opportunità del biogas, fino a Giacomo Beltrame che ha parlato di zootecnia e di cibi creati in laboratorio.
“Le nostre battaglie – ha detto Vantini nel suo intervento – sono sempre state fatte nell’ottica di assicurare la salubrità dei nostri prodotti e quindi a garanzia dei consumatori, ma anche per dare il giusto riconoscimento economico al lavoro degli agricoltori. Ad oggi il margine di guadagno varia dai 15 ai 18 centesimi per ogni euro di prodotto pagato al mondo agricolo. Questo non è più accettabile. È più che mai urgente mettere in atto la Legge contro le pratiche commerciali sleali, un’altra grande conquista di Coldiretti, utilizzando tutti i meccanismi atti a salvaguardare le condizioni di un mercato etico e corretto.”
L’argomento è stato affrontato da Gianfranco Calabria, Responsabile del Servizio Legislativo della Confederazione nazionale, presente all’incontro, il quale ha affermato che “la legge sulle pratiche commerciali sleali è stata integralmente scritta negli uffici di Coldiretti che ha preteso che non sia possibile imporre prezzi di acquisto di prodotti agricoli al di sotto dei prezzi di produzione. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che comunque deve trovare ancora trovare piena concretezza.”
Ha poi aggiunto: “Coldiretti ha sempre fatto molto in ambito legislativo e fiscale per le imprese agricole, basti pensare agli interventi attuati durante la pandemia quando nessuna azienda agricola ha mai smesso di lavorare nemmeno un giorno, oppure la Legge per l’imprenditoria agricola giovanile o quella sull’agricoltore custode del territorio. Si tratta di interventi normativi che creano molte opportunità imprenditoriali ridando finalmente dignità al lavoro agricolo”.
“Tanti sono i temi sui quali dobbiamo ancora sollecitare la politica a intervenire – ha concluso Vantini – per esempio sulla fauna selvatica e sulla burocrazia che ormai per le imprese è diventata opprimente. Ci attendiamo un cambio di direzione verso un sostegno più concreto nei confronti del lavoro degli agricoltori grazie ai quali il territorio curato, bello e accessibile a tutti. È bene ricordare, infatti, che l’agricoltura oggi viene troppo spesso demonizzata con dati e dicerie non corrispondenti alla realtà: anche su questo ci aspettiamo un cambio di passo.”