Si avvicina la nona edizione del Festival del Teatro. Un evento che riunisce i corsi di teatro organizzati da Altri Posti in Piedi in collaborazione con il Cinema Teatro Astra di San Giovanni Lupatoto, e che ospita altre realtà di Verona e provincia, per dodici giorni di teatro, cinema, spettacolo e cultura, dal 23 maggio al 3 giugno.
In programma 36 spettacoli, che vedranno alternarsi sul palco del Cinema Teatro Astra circa 1000 attori. Inoltre, un evento speciale: la serata di apertura vedrà un dialogo con Matteo Bussola, che presenterà il suo romanzo “Mezzamela”, edito da Salani. Un racconto che si addentra nel complicato e delicato mondo dei primi amori, dell’adolescenza e dei suoi cambiamenti, con il “rapporto fra le generazioni”, tematica vivissima e argomento fondamentale del Festival, che fa dell’incontro e scambio intergenerazionale sul palco la sua forza.
Protagonisti, al Festival del Teatro, saranno quindici realtà diverse, con sette istituti scolastici di Verona e Provincia, tre corsi di teatro integrato svolti da “Crescere Insieme” e “Anch’io Onlus”, e quattro realtà teatrali esterne come Teatro Raldon, Spazio Mio Teatro di San Massimo, la Orff Simeos a Cadidavid, e Fare Cinema Soave. Non ultimo, “Dire Fare Recitare” di Isola della Scala, che come sede staccata svolgerà un ulteriore festival in contemporanea.
L’iniziativa vede in prima linea il Comune di San Giovanni Lupatoto, attraverso il patrocinio e il sostegno diretto degli istituti scolastici che partecipano al progetto di teatro diffuso.
Da sottolineare che l’iniziativa “Giovani a teatro con 1 euro”, realizzata con il contributo dell’Assessorato alle Politiche Giovanili di San Giovanni Lupatoto, ha portato nella stagione invernale 199 ragazzi ad assistere agli spettacoli del Teatro Astra, una media di 22 giovani fino ai 26 anni per ogni rappresentazione.
Marco Pomari, Direttore Artistico del Cinema Teatro Astra: “Il Festival del Teatro è il culmine di un lavoro svolto insieme ai ragazzi da novembre a maggio. Gli spettacoli sono creati insieme ai ragazzi, scritti insieme a loro e su di loro, con una collaborazione che va dai testi alla recitazione. C’è anche il cinema, con quattro cortometraggi creati da vari gruppi, anch’essi a tutto tondo, scritti, recitati e curati nella parte registica e tecnica. Lo scopo principale è quello di dare uno spazio professionistico a gruppi teatrali che molto spesso si vedono costretti, per mancanza di disponibilità, ad andare in scena in spazi teatralmente non adeguati. Il nostro motto è “Il teatro è di tutti”. Speriamo di dare vita a una futura generazione di attori, perché no, ma soprattutto plasmare il pubblico del futuro. Un pubblico che, avendo vissuto in prima persona cosa significa creare uno spettacolo, sarà consapevole e attento”.
Attilio Gastaldello, Sindaco di San Giovanni Lupatoto: “L’amministrazione sostiene questo festival e lo promuove, perché una struttura come il Cinema Teatro Astra è fondamentale, sempre più viva, e costituisce sempre più un riferimento per la città, per la provincia e anche oltre. Un Festival per vivere il teatro, perché aumentando gli attori, che poi diventano attori di cultura nella comunità, si promuove la cultura attraverso le persone, non solo con il teatro professionistico o amatoriale, ma avvicinando giovani studenti, scuole, e tutti gli interlocutori della cultura. Abbiamo una compagnia, Altri Posti in Piedi, che ha fatto un salto di qualità enorme. Un gruppo che fa da traino perché si creino molti altri gruppi. Il Festival è da vivere insieme, nella convinzione che fare teatro faccia crescere la comunità.”
Debora Lerin, Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili di San Giovanni Lupatoto: “Questo è l’inizio di un cammino condiviso con le scuole, che vede protagonisti i bambini e i ragazzi che hanno collaborato alla realizzazione degli spettacoli. Una sinergia, quella tra scuole, istituzioni e associazione Teatro Diffuso, che è diventata importante, e che quest’anno registra il culmine di partecipazione. Il palco è uno strumento per far esprimere i ragazzi nella loro unicità, dal punto di vista corporeo ma anche nello sviluppo delle proprie emozioni. Un progetto interdisciplinare che rende più completa la programmazione didattica delle scuole, significativo per la crescita emotiva, e che unisce musica, teatro, arte”.