Caro mense, raccolte di firme

Prosegue fino a venerdì 28 febbraio la raccolta di firme da parte dei genitori sull’eccessivo costo della mensa scolastica da indirizzare al sindaco Attilio Gastaldello, all’assessore all’istruzione Debora Lerin e a tutti i componenti della Giunta comunale. Questo il testo integrale della petizione.

In un momento storico in cui la crisi economica sta colpendo molte famiglie italiane, la questione del costo elevato della mensa scolastica diventa sempre più una problematica. Negli ultimi 5 anni i fruitori del servizio mensa del comune di San Giovanni Lupatoto hanno visto un aumento di oltre il 40% del costo dei pasti dei propri figli che arrivano ad avere prezzi elevatissimi soprattutto se rapportati alle tariffe di altri comuni della provincia di Verona. La tariffa mensile, considerando i nuovi aumenti avvenuti a Gennaio 2025, risulta essere decisamente salata se si considera un costo medio di 125 euro a bambino andando quasi al pari del costo delle rette applicate dalle scuole dell’infanzia paritarie. A questo si aggiunge il fatto che molti bambini, soprattutto della fascia di età prescolare, non sempre apprezzano quello che gli viene proposto dalla mensa non consumando di conseguenza il pasto interamente e dovendo quindi integrare una volta finito l’orario scolastico. Sebbene apprezziamo il tentativo di adeguare le fasce ISEE per le agevolazioni sulla quota della mensa previste dal comune di San Giovanni Lupatoto, tenuto in considerazione dei prezzi attuali dei pasti e delle entrate medie di una famiglia tipo, risultano tutt’ora inadeguate se rapportate all’attuale costo della vita. Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia l’eccessivo costo del servizio mensa spinge genitori più in difficoltà a ritirare i figli da scuola prima di pranzo facendogli perdere le attività pomeridiane che, oltre al resto, privano i bambini di ore di socializzazione con i coetanei che risultano essere essenziali in questa fascia di età. Per le scuole primarie, invece, ricorso al servizio di refezione scolastica è spesso una questione di necessità lavorative e non fatto su base volontaria. Per questi motivi, trattandosi inoltre di scuole dell’obbligo, l’agibilità al servizio deve essere garantita dalle istituzioni senza andare a gravare eccessivamente sui budget familiari. Inoltre, in un periodo storico dove c’è un importante calo della natalità, troviamo doveroso l’impegno del comune trovare soluzioni che agevolino un po’ tutte le famiglie. Con la presente i genitori dei bambini afferenti ai plessi degli istituti comprensivi 1 e 2 di San Giovanni Lupatoto sono a chiedere al loro sindaco, all’assessore di riferimento e a tutta la giunta quanto segue:

• Porre un limite massimo di euro 5,50 al giorno IVA compresa per ogni pasto.

• rivedere le attuali fasce ISEE per poter usufruire delle agevolazioni per le quote mensa ampliando la platea degli utenti che possono accedervi e rivedere gli scaglioni ogni volta che vi è un aumento del prezzo; il comune di Verona prevede 7 fasce ISEE (0-6500 € riduzione 52%; 6501-15000 € riduzione 21%; 15001-20000 € riduzione 12%; 20001-30000 € riduzione 10%; 30001-40000 € riduzione 7%; 40001-50000 € riduzione 2%¸>50001 € nessuna riduzione), chiediamo che le riduzioni vengano portate circa sugli stessi livelli.

• prevedere una riduzione del 50% della quota del servizio per i figli dal secondo in poi indipendentemente dall’ISEE famigliare o comunque applicare delle scontistiche sovrapponibili a quelle applicate dal comune di Verona.

• Che venga tolta la quota percentuale riguardante le morosità di eventuali altri genitori dal prezzo della mensa.

• dare la possibilità ai genitori dei bambini, come già accade in altri comuni veronesi, di poter scegliere se fruire del servizio di refezione scolastica o provvedere loro stessi a fornire ai figli il pasto la mattina al momento dell’ingresso a scuola.

• Confrontarsi coi genitori, o con la rappresentanza da loro eletta, per valutare se mantenere il totalmente biologico in mensa se questo comporta sforare la quota dei 5,50 euro giornalieri.