Si è tenuta la mattinata di domenica 19 marzo la camminata contro il polo logistico di Campagnola, che ha fatto tappa anche davanti a Cà Bianca e al polo logistico Belvedere situato tra Pozzo e Raldon, promossa da circolo di Legambiente Medio Adige APS presieduto da Maurizio Malvestio. Prima della partenza gli organizzatori hanno ricordato che il 2 dicembre 2022 il Comune di San Giovanni Lupatoto ha inviato al TAR del Veneto l’impugnazione del Consiglio comunale di Zevio e del permesso di costruire relativo al progetto del nuovo polo logistico in Campagnola. Il 13 gennaio 2023 il TAR ha sospeso i lavori in via cautelativa per chiedere alcuni chiarimenti la Comune di Zevio. Contro la sospensiva si sono mossi sia il Comune di Zevio sia i titolari della licenza edilizia facendo ricorso al Coniglio di Stato, respinto però il 23 febbraio. Il 13 aprile è prevista la sentenza definitiva del TAR a Venezia. Legambiente ha organizzato alcuni incontri informativi, contribuendo alla raccolta di 1731 firme, coinvolgendo singoli cittadini e associazioni ambientaliste come Italia Nostra e Comitato Radici, assieme al gruppo politico di Zevio Bene Comune e l’Amministrazione di San Giovanni Lupatoto. Le criticità rilevate, ha reso noto in un volantino distribuito ai partecipanti, riguardano “il consumo del suolo, con un’ area interessata di 127.00 mq. di cui 53.000 mq. a capannone, lo stravolgimento paesaggistico in quanto è stato eliminato il tratto di un antico sentiero storico. Inoltre la costruzione è a ridosso di una villa veneta-Corte Maffea- risalente al 1300. Il capannone è a lato dell’attuale tragitto della pista ciclabile delle Risorgive, di cui si renderà necessario lo spostamento per farla transitare attorno al perimetro del capannone”.