Dopo sette lunghi anni di attesa buone notizie per il completamento della ciclabile di via Battisti al Comotto. Il progetto era già stato approvato infatti il 5 ottobre del 2017, poi il 25 luglio del 2018 veniva aggiudicata all’arch. Alfonso Cedron la redazione di quello esecutivo. Il professionista, però, il 22 ottobre 2024 comunicava di rinunciare all’incarico professionale. Il 27 novembre 2024 veniva pertanto affidato all’ing. Maurizio Braggion, dello Studio tecnico associato Vep Veneta Progettazioni di Padova, il servizio tecnico professionale relativo all’adeguamento della progettazione al nuovo Codice degli Appalti. Il consiglio comunale ha quindi approvato nei giorni scorsi all’unanimità l’intervento da un milione di euro che, se si raggiungerà un accordo bonario con i proprietari dei terreni interessati senza ricorrere quindi agli espropri, dovrebbe iniziare a metà giugno appena concluso l’anno scolastico. Per l’esecuzione dei lavori, che comporteranno innanzitutto l’abbattimento degli alberi che costeggiano la strada, saranno necessari 300 giorni, tenuto peraltro conto che non si lavorerà nè di notte, nè il sabato né la domenica. Il progetto redatto dall’ing. Braggion è notevolmente aggiornato rispetto a quello precedente del 2019. Sarà anche realizzato un impianto di illuminazione a favore sia della strada sia della pista ciclabile che sarà larga due metri e mezzo. Sotto la pista sarà posta una tubazione per la raccolta e smaltimento acque reflue. Facile prevedere che i lavori implicheranno notevoli disagi alla circolazione in quanto verrà occupata metà carreggiata per cui il traffico sarà regolamentato da un semaforo. Si procederà quindi, per un tratto di circa 200 metri, a senso alternato. La pista corre parallela alla strada sfruttando la banchina esistente e una piccola fascia privata. La pavimentazione prevista è in conglomerato bituminoso, sia per garantire una adeguata transitabilità al passaggio dei ciclisti, anche in condizioni metereologiche sfavorevoli, sia per garantire l’eventuale passaggio di mezzi di soccorso senza creare pericolose buche o avvallamenti. L’alveo del Canale Giuliari-Milani non sarà minimamente intoccato, salvo la posa dei micropali per l’appoggio delle spalle. Per riprogettare la strada e la pista sono stati valutati caso per caso, anche con l’elaborazione di apposite monografie, le nuove delimitazioni tra aree pubbliche ed aree private, cercando, comunque, di incidere il meno possibile sulle proprietà. Tutte le recinzioni o, comunque, gli elementi attuali di separazione tra aree pubbliche ed aree private, saranno ricostruiti, arretrati, rispettando le tipologie in atto o, addirittura migliorandole.