Sono partiti nei giorni scorsi i lavori per il percorso ciclo-pedonale delle risorgive che collegherà l’Adige col Mincio. La proposta di realizzare questo percorso sfruttando le strade arginali lungo il Canale Raccoglitore è maturata nel tempo in occasione dei diversi incontri avvenuti tra i Sindaci dei Comuni interessati e l’amministrazione dell’allora Consorzio di Bonifica Agro Veronese Tartaro Tione.
Il tracciato avrebbe infatti consentito la agevole comunicazione tra i Comuni della cintura sud veronese situati lungo la cosiddetta “linea delle Risorgive”.
Nei mesi scorsi l’assessore regionale ai lavori pubblici Elisa De Berti aveva portato in giunta regionale e fatto approvare il rifinanziamento del progetto, tant’è che la Regione Veneto è riuscita a reperire la somma necessaria – 1, 5 milioni di euro – attingendo a fondi che si sono resi disponibili trasferendoli da opere previste in altre zone della regione, ma non più realizzate. Da ricordare anche il fattivo impegno del Commissario prefettizio Alessandro Tortorella per quanto riguarda l’ultima e decisivo iter della pratica. Lo scorso 15 dicembre l’Amministrazione Gastaldello aveva aggiudicato i lavori al raggruppamento temporaneo di imprese formato da Cobit di Sona, Mozzo Scavi di San Giovanni Lupatoto, Edoardo Bellesini di Villafranca ed Eurocostruzioni di Colà. L’importo contrattuale è di 1.415.680 euro mentre la durata dei lavori è di 170 giorni, per cui la fine è prevista per il 28 luglio 2017.
La pista ciclabile, quale dorsale principale di riferimento per una fitta rete di collegamenti che in futuro si potranno rendere disponibili, consente infatti la valorizzazione anche sul piano culturale delle rilevanze
territoriali esistenti, quali ville e corti storiche, centri storici di pregio, strade vicinali e rurali, le architetture militari storiche (es. castello di Villafranca),
aree di particolare pregio ambientale come i Fontanili di Povegliano, e l’oasi della Bora, le architetture religiose (chiese, capitelli, ecc.), gli edifici di archeologia industriale. La realizzazione della pista ciclopedonale lungo la linea delle risorgive rappresenta, quindi, una importante occasione per avviare un processo di valorizzazione di tutto l’ambito in chiave ambientale, paesaggistica,
culturale turistico e ricreativa.
La pista si svilupperà sfruttando le carrabili di manutenzione situate in sommità del corpo arginale del Canale Raccoglitore, e potrà in seguito essere integrata da un sistema di piste ciclabili e pedonali in prossimità del canale allo scopo di diminuire il traffico veicolare e favorire lo spostamento inter-urbano di sistema, in modo da poter creare una vera e propria greenway.