Al Nuovo “L’uomo più crudele del mondo” con Guanciale e Montanari

Nell’ambito della rassegna “Il Grande Teatro” organizzata dal Comune di Verona e dal Teatro Stabile di Verona, è in programma, al Nuovo da martedì 27 febbraio a sabato 2 marzo alle 20.45 e domenica 3 marzo alle 16.00, “L’uomo più crudele del mondo” con, protagonisti, Lino Guanciale e Francesco Montanari. Il testo è di Davide Sacco che cura anche la regia. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Bellini, da LVF e dal Teatro Manini di Narni. La vicenda si svolge in una stanza spoglia, in un capannone abbandonato con i rumori della fabbrica fuori e il silenzio totale all’interno. Seduto alla sua scrivania c’è Paolo Veres, considerato dalla gente l’uomo più crudele del mondo. Proprietario della più importante fabbrica di armi d’Europa, ha davanti a sé un giovane giornalista di una testata locale incaricato d’intervistarlo. In un susseguirsi di serrati dialoghi emergeranno le personalità dei due personaggi e il loro passato, con un finale che ribalterà ogni prospettiva.

«Fino a dove – si chiede il regista e autore Davide Sacco – può spingersi la crudeltà dell’uomo? Qual è il limite che separa una brava persona da una bestia? A cosa possiamo arrivare se lasciamo prevalere l’istinto sulla ragione? Queste domande mi hanno guidato durante la stesura del testo e, successivamente, nella direzione degli attori. Volevamo che il pubblico fosse costantemente destabilizzato e non avesse certezze, che si calasse insieme ai personaggi in un viaggio in cui il rapporto tra vittima e carnefice è di volta in volta

messo in discussione e ribaltato. La “feccia” di cui parlano i protagonisti non è visibile nella scena, fatta essenzialmente di luci fredde e asettiche, ma deve emergere gradualmente fino al finale, in cui speriamo che il titolo dello spettacolo possa diventare nella testa degli spettatori non più un’affermazione ma una domanda – conclude Sacco – per riflettere sulla natura del genere umano».
Dopo il diploma all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” nel 2003, Guanciale si distingue subito in ambito teatrale dove viene diretto, tra gli altri, da Gigi Proietti, Luca Ronconi e Massimo Popolizio. Nel 2009 l’esordio nel cinema in “Don Giovanni” di Carlos Saura dove interpreta Mozart e nel 2011 quello in televisione con “Il segreto dell’acqua”. Tra i suoi maggiori successi interpretativi “La resistibile ascesa di Arturo Ui” di Bertolt Brecht premiato nel 2012 come miglior spettacolo dell’anno dall’Associazione Nazionale dei Critici Teatrali, il ruolo dell’avvocato Guido Corsi in “Che Dio ci aiuti”, il commissario Ricciardi nell’omonima serie televisiva e lo spettacolo teatrale “La classe operaia va in paradiso” che nel 2018 gli è valso il premio Ubu.

Diplomato, come Guanciale, all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, Francesco Montanari diventa subito famoso interpretando il Libanese in “Romanzo criminale” e interpreta numerosi allestimenti teatrali di successo con la regia, tra gli altri, di Lorenzo Salveti, Giorgio Albertazzi, Michele Placido, Valerio Binasco e Sergio Rubini. Per il ruolo del PM Saverio Barone nel “Cacciatore di mafiosi” nel 2018 si aggiudica il premio come miglior interprete maschile al Cannes International Series Festival.

Giovedì 29 febbraio alle 18.00 i due protagonisti incontreranno il pubblico. Condurrà l’incontro Nicola Pasqualicchio, docente di Discipline dello Spettacolo dell’Università di Verona. L’ingresso è libero.

Biglietti in vendita al Teatro Nuovo, a Box Office e on line su
www.boxofficelive.it e www.boxol.it/boxofficelive