– Nell’ambito della rassegna “Il Grande Teatro” organizzata dal Comune di Verona e dal Teatro Stabile di Verona, è in programma, al Nuovo da martedì 12 a sabato 16 marzo alle 20.45 e domenica 17 marzo alle 16.00, “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand con, protagonista, Arturo Cirillo che cura anche adattamento e regia. Lo spettacolo, che chiude l’edizione 2023-24 del Grande Teatro, vede in scena anche Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Giulia Trippetta e Giacomo Vigentini. Prodotto da Marche Teatro, Teatro di Napoli, Teatro Nazionale di Genova ed Emilia Romagna Teatro, “Cyrano de Bergerac” si avvale delle scene di Dario Gessati, dei costumi di Gianluca Falaschi, delle luci di Paolo Manti e delle musiche di Federico Odling.
«Andare con il ricordo a un musical da me visto da ragazzino a Napoli – dice Cirillo – è stato il primo moto di questo nostro nuovo spettacolo. Il musical in questione era il “Cyrano” tratto dalla celeberrima commedia di Rostand, a sua volta ispirata a un personaggio storicamente vissuto, coetaneo del mio amato Molière. Riandare con la memoria a quell’esperienza di giovane spettatore è per me risentire, forte come allora, l’attrazione per il teatro, la commozione per una storia d’amore impossibile e quindi fallimentare, ma non per questo
meno presente, grazie proprio alla finzione della scena. Lo spettacolo che almeno trentacinque anni dopo porto in scena non è ovviamente la riproposizione di quel
musical con le musiche di Domenico Modugno ma una continua contaminazione della vicenda di Cyrano de Bergerac. È un allestimento che accentua più il lato poetico e visionario e meno quello di uomo di spada ed eroe della retorica, con delle rielaborazioni di quelle musiche, ma anche con elaborazioni di altre musiche, da Èdith Piaf a Fiorenzo Carpi. Un teatro canzone, o un modo per raccontare comunque la famosa e triste vicenda d’amore tra Cyrano, Rossana e Cristiano attraverso non solo le parole ma anche le note, che fanno ancora di più smuovere i cuori. Assurge così a dramma musicale il dramma di un uomo che si considera brutto e non degno d’essere amato. Un uomo, o un personaggio, in fondo salvato dal teatro, ora che il teatro – conclude Cirillo – ha più che mai bisogno di essere salvato».
Ricorrendo a molte citazioni (da Dante ad Ariosto, a Cervantes) la regia di Arturo Cirillo esalta la meta-letterarietà del testo e fa indossare a Cyrano lustrini e paillettes. In frac e cilindro, Cyrano finisce con l’animare mondi fantastici nei quali coesistono storie
diverse. Partendo dall’iconica protuberanza del protagonista, come per magia lo spadaccino diviene Pinocchio, Rossana si trasforma in Fata Turchina e il fido Ragueneau diventa un perfetto Grillo Parlante…
Giovedì 14 marzo alle 18.00 Arturo Cirillo e gli altri interpreti di “Cyrano” incontreranno il pubblico. L’ingresso è libero. Biglietti in vendita al Teatro Nuovo, a Box Office e on line su
www.boxofficelive.it e www.boxol.it/boxofficelive