La perugina Chiara Meloni ha conquistato il primo premio con il componimento Ogni futuro primo sorso: un intreccio di ricordi d’infanzia e riflessioni sulla responsabilità ambientale, che celebra i frutti
della terra con un linguaggio magico ed evocativo. La poesia vincitrice del Premio Nazionale Poesia Cantine di Verona, svelata sabato 23 novembre al teatro Fucina Culturale Machiavelli, diventerà protagonista della limited edition Idyllium, vino selezionato per l’occasione dal Presidente del gruppo
cooperativo scaligero Luigi Turco.
Il concorso è nato con l’obiettivo di valorizzare il legame tra arte poetica e tradizione vitivinicola, riflettendo al contempo l’impegno di Cantine di Verona per la tutela dell’ambiente e la biodiversità. Il
tema di questa edizione, Alla ricerca di un futuro sostenibile: agire per preservare l’ambiente, ha ispirato poeti emergenti e affermati raccogliendo oltre 300 partecipazioni da tutta Italia.
Al secondo posto sul podio Sualen Riccardi di Ponso (PD) con L’uomo che piantò un ricordo, una composizione che usa la metafora del fiore per esplorare il ciclo della vita e la memoria. Raffaello
Corti, di Bergamo, si è aggiudicato il terzo posto con Il perdono, un componimento che invita a riflettere riguardo all’impatto umano sull’ambiente e propone un messaggio di speranza attraverso il
simbolo del germoglio. Il Premio Speciale della Giuria è stato assegnato a Gianluca Padrin di Santorso (VI) per Sussurri di natura, una riflessione sull’importanza delle pause rigenerative in un mondo frenetico. Albano Mazzaretto, di Longare (VI), ha invece ricevuto il Premio Speciale del
Presidente di Cantine di Verona con Per un nuovo simposio, una celebrazione del vino creato con amore come simbolo di convivialità, amicizia e rispetto per la terra. I vincitori e i segnalati hanno
ricevuto targhe ricordo e una selezione di vini e oli pregiati del gruppo vitivinicolo cooperativo