Il Mercato Coperto di Campagna Amica a Verona riapre e lo fa partendo a tutta birra. Dopo la pausa estiva, sabato 31 agosto – come di consueto dalle 8.00 alle 13.00 – Galleria Filippini aprirà nuovamente le porte ai cittadini veronesi fedeli sostenitori del Km Zero e per l’occasione ospiterà la prima edizione di “Birre sull’Adige”.
Sia sabato che domenica 1 settembre, all’interno del Mercato e nel cortile della struttura di Via Macello 5 nel quartiere Filippini, saranno presenti tre agribirrifici veronesi: Due Frati di Erbè, Colle San Felice di Verona e Menegatti Remigio di Grezzana con la sua birra Lukòs. Dalle 10 alle 14 sarà possibile assaggiare e acquistare la vasta gamma di birre messe in degustazione.
L’obiettivo dell’iniziativa organizzata da Coldiretti Verona è avvicinare il pubblico alla birra da filiera agricola italiana, facendo conoscere i processi di produzione e promuovendo un consumo responsabile. Con lo stesso scopo si potrà partecipare a un quiz che coinvolgerà tutte le aziende presenti al Mercato Coperto: basterà sfoggiare un po’ di cultura sul mondo della birra per vincerne una fornitura.
In Veneto sono 200 i birrifici artigianali presenti sul territorio regionale, il 30% dei quali è agricolo con una coltivazione in proprio delle principali materie prime come orzo e luppolo. 75 milioni i litri prodotti pari al 13% del totale nazionale con una varietà di gusti legati direttamente ai prodotti agricoli come la birra al radicchio rosso tardivo, al riso, al carciofo persino al granchio blu. Il comparto coinvolge 1.085 attività e dà lavoro a circa 93.000 addetti, creando un volume di mercato di 9,5 miliardi di euro e un valore pari allo 0,53% del PIL nazionale. La dipendenza dall’estero per i cereali è importante e pesa per il 60% solo per il malto necessario alla produzione.
Un successo che è il frutto anche di una normativa regionale, fortemente voluta da Coldiretti Veneto che ha inteso premiare gli agribirrifici in base alla qualità, al metodo di lavorazione ma soprattutto all’origine delle materie prime impiegate. Il provvedimento in questi anni ha favorito anche l’occupazione nel settore degli under 35 riconoscendo questa professione come connessa alla qualifica di imprenditore, creando anche i presupposti del “piccolo birrificio agricolo”.
Cresce il turismo esperienziale, secondo Coldiretti quasi un viaggiatore su cinque ha visitato un birrificio o partecipato a eventi birrari nell’ultimo anno. Il birraturismo sta diventando quindi di tendenza, con l’abbinamento tra birra e cibo che è l’attività preferita dal 65% degli intervistati. Le birre artigianali, non pastorizzate né microfiltrate, stanno trainando il fenomeno, attirando soprattutto i giovani che cercano qualità. Due terzi dei consumi si concentrano su produzioni nazionali, sostenute dal Consorzio per promuovere l’eccellenza italiana.