Undici Comuni dell’asta destra dell’Adige e del Bussè (San Giovanni Lupatoto, Zevio, Ronco all’Adige, Palù, Oppeano, Isola Rizza, Roverchiara, San Pietro di Morubio, Legnago, Villa Bartolomea e Castagnaro) si sono uniti in un progetto comune, con un coordinamento avviato dall’Associazione Humanitas Act, con l’intento di fare sistema sul territorio della Pianura veronese. Quest’ultima, pur con varietà di condizioni paesaggistiche differenti (paesaggio delle risorgive, delle cave, delle risaie, delle corti e delle bonifiche) è però riconoscibile anche sul piano storico, economico e sociale come ambito unitario. L’intento è di predisporre un progetto di ri-vitalizzazione territoriale che faccia emergere il “Genius Loci” della Pianura Veronese, un territorio dove l’acqua, la terra e l’impegno dell’uomo hanno portato alla creazione, nel lento scorrere dei millenni, di uno degli spazi meno urbanizzati dell’intero territorio veneto, ricco di zone di pregio ambientale che nonostante alcune recenti ferite, preserva una sua fisionomia originaria che ancora lo caratterizza. Gli undici Comuni, riconoscendosi in queste caratteristiche, hanno dimostrato interesse e convergenza nel provare a definire un’entità rappresentativa unica di quest’area che accoglie quasi 100.000 abitanti. Questo è il gruppo da cui si pensa di partire, considerando la possibile apertura anche ad altri Comuni della Pianura Veronese che apprezzino il progetto e ne avvertano affinità identitarie.
Venerdì 19 maggio si è riunito il Comitato dei Partner del progetto “AQUAE PLANAE – Ecomuseo della Pianura Veronese” presso l’antico Manufatto idraulico del Gangaion che ne rappresenterà la sede. Il primo passo congiunto fatto è stato di proporre visite guidate ed esperienze laboratoriali e sul territorio alle scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado dei Comuni coinvolti. Il risultato dei primi cinque mesi di proposta è davvero incoraggiante, avendo realizzato attività in circa 100 classi.
«La nostra Amministrazione – spiega l’assessore all’Istruzione e al Turismo Debora Lerin – sostiene con entusiasmo la creazione dell’Ecomuseo per valorizzare il fiume e il parco dell’Adige, promuovendo la conoscenza del territorio nelle nuove generazioni, ma anche in chiave turistica. San Giovanni Lupatoto grazie alla pista ciclabile delle risorgive, alla passerella sull’Adige, ai percorsi lungo il parco e l’argine del fiume può diventare un centro attrattore per il turismo non solo locale. Inoltre, nella promozione dell’Ecomuseo è compresa la valorizzazione della Casa Bombardà come punto di riferimento turistico del territorio».