E’ stata presentata nella Sala Rossa della Provincia la XXII Giornata di Raccolta del Farmaco, in programma in 170 farmacie di tutta la provincia da martedì 7 a lunedì 13 febbraio. Sono intervenuti: il Presidente della Provincia di Verona, Flavio Pasini; la Consigliera del Comune di Verona, Annamaria Molino; la Presidente di Federfarma Verona, Elena Vecchioni; Matteo Vanzan, delegato provinciale del Banco Farmaceutico; Michele Lonardoni, responsabile Enti del Banco Farmaceutico; Federico Realdon, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Verona e della Consulta Regionale; la Consigliera di Farmacie Unite, Arianna Capri; Paolo Pomari, Presidente dell’Associazione Farmacisti Volontari in Protezione Civile di Verona e Massimo Venturini, dell’Associazione Nazionale Alpini.
Numeri, quelli del 2023 rispetto all’anno precedente, che si rivelano in forte crescita, sia per le farmacie aderenti, ben 17 in più (+11%), sia per gli enti caritativi convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico Onlus, passati da 20 a 23, a cui verranno donati i farmaci poi destinati a oltre 20mila bisognosi assistiti. Dati che probabilmente confermeranno il primato di Verona nel Veneto per esercizi aderenti e prodotti raccolti (ben 13mila nel 2022).
Durante tutta la settimana si potranno acquistare, presso le 170 farmacie della città e della provincia consultabili sul sito www.bancofarmaceutico.org, farmaci da automedicazione che verranno ceduti gratuitamente a chi versa in difficili condizioni economiche.
Quest’anno in Veneto partecipano complessivamente all’iniziativa 567 farmacie di Federfarma, Assofarm e Farmacie Unite a cui sono abbinati 122 enti che assistono circa 70mila persone in stato di bisogno. In tutta Italia la raccolta si svolge in oltre 5mila farmacie territoriali.
“Come tutti abbiamo potuto constatare durante la pandemia, il farmacista ricopre un ruolo essenziale in una comunità – ha ricordato il Presidente della Provincia, Flavio Pasini –. Una figura ‘storica’, riferimento per i cittadini nei nostri Comuni, come lo possono essere ad esempio il parroco, per i fedeli, o il sindaco. La farmacia, e oggi è evidente anche grazie all’iniziativa della Giornata di Raccolta del Farmaco, non è semplicemente quel luogo dove ci si reca quando si ha bisogno di un medicinale, ma è un presidio della salute del cittadino, di ascolto e talvolta, come in questo caso, anche di solidarietà”.