Nel corso del consiglio comunale del 12 novembre si è parlato del destino delle aree ex Saifecs ed ex Ricamificio. In particolare il consigliere Fabrizio Zerman ha chiesto se è stato chiesto alle due ditte proprietarie e agli uffici comunali di approfondire il tema della sostenibilità ambientale dei due interventi “ dal momento che nell’area, in base ai metri cubi ipotizzati, si calcola che verranno realizzati dal 400 ai 500 appartamenti, e questo è un dato molto importante, unitamente al discorso dell’area commerciale che è quasi un centro commerciale diffuso. La preoccupazione mia e credo di tutti i cittadini è quale ricaduta avrà un intervento così massiccio sul territorio e quali problemi sorgeranno. Se aggiungiamo che circa mille auto ogni mattina e sera vanno e vengono è una cosa che la gente capisce al volo, non è un intervento piccolo. Quando la cittadinanza vedrà sorgerà 7, 8 o 9 pimpinelle alte 5, 6 o 7 piani si renderà conto di cosa si tratta”. Il vice sindaco e assessore all’Urbanistica Mattia Stoppato ha precisato che “ per quanto riguarda la Saifecs mi risulta che attualmente ci siano in previsione 1500 metri quadri di supermercato oltre a cinque negozi di vicinato compresa la farmacia comunale. Attualmente siamo in attesa della valutazione, della perizia da parte dell’Agenzia delle Entrate sull’idoneità dell’operazione. Stiamo aspettando proprio questo”. Il sindaco Attilio Gastadello ha aggiunto che “ il consiglio comunale ha individuato la necessità di conoscere esattamente, per quanto riguarda il progetto, le indicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate che sono propedeutiche poi a una serie di valutazioni che non sono soltanto la valutazione del beneficio, ma capire anche l’incidenza dei valori rispetto ai metri cubi. Io aggiungo una cosa, però. Bisogna fare chiarezza con molta onestà intellettuale: parlare ancora di centro commerciale mi sembra un insulto all’intelligenza. Ì non c’è un centro commerciale perchè bisogna avere autorizzazioni specifiche. Si tratta di un supermercato secondo gli standard tipici dei supermercati. Appena ci saranno date le risposte da parte dell’Agenzia delle Entrate sarà possibile riprendere il dialogo con la società e capire anche se c’è da intervenire con qualche richiesta, con qualche indicazione diversa”.