A pochi mesi dalle elezioni amministrative di primavera da registrare già, a onor del vero da qualche tempo, fibrillazioni all’interno della maggioranza che nel 2016 aveva sostenuto Attilio Gastaldello. L’ultimo episodio in ordine di tempo è stata l’astensione dei consiglieri comunali Davide Brina e Gian Mario Piccoli sul provvedimento relativo alla riqualificazione degli impianti di illuminazione e portato in discussione in consiglio comunale da Annalisa Perbellini che ha da poco ricevuto la delega in questo settore. Ma i mal di pancia nel centrodestra erano emersi anche in occasione, lo scorso marzo, dell’approvazione della legittimità dei debiti fuori bilancio di oltre 85.000 euro. Tant’è che se non fosse stato per la presenza in aule delle opposizioni, nemmeno c’era il numero legale. Assente per l’occasione il capogruppo del Lupetto Gino Fiocco, l’altro esponente della stessa lista civica Davide Brina, prima di votare era uscito dall’aula. Nel suo intervento aveva chiesto se, in caso di voto favorevole al provvedimento, potevano essere addossate responsabilità ai consiglieri che lo votavano. In altre occasioni la voce critica nei confronti del primo cittadino sembra essere stata quella di Mattia Stoppato, consigliere leghista con delega al verde. Sta di fatto che le spaccature sono emerse soprattutto dopo la cacciata dalla giunta dell’assessore Fabrizio Zerman, che aveva la delega pesante dei lavori pubblici, da parte di Gastadello. Ricordiamo che era stato proprio il sindaco a scegliere come assessore esterno Zerman che nemmeno si era candidato come consigliere. A confermare, infine, la presenza di una fronda interna che non vede evidentemente di buon occhio una possibile ricandidatura di Gastaldello in primavera, la discesa in campo con grande anticipo dell’ex presidente della SGL Multiservizi Roberto Sterza. Si è autocandidato sindaco, forse in maniera provocatoria, lamentando l’assenza di condivisione di alcuni progetti che interessano l’intera comunità. Aggiungendo, a scanso di equivoci, che lì dentro si deve sempre e solo dire signorsì. Tra i temi che a quanto pare stanno dividendo la maggioranza, l’ipotesi di cubatura realizzabile nell’ex area Saifecs, evidentemente da taluni ritenute eccessiva, e la possibile destinazione della nuova biblioteca al posto del supermercato Lidl. Nel frattempo da segnalare che a Roberto Mantovanelli, presidente di Acque Veronesi ed esponente di spicco della Lega, il segretario provinciale Nicola Zavarise ha affidato il compito di responsabile elettorale del carroccio lupatotino. Con l’obiettivo di sentire i vari partiti ma, soprattutto, le varie campane, in maniera da farsi un quadro del panorama politico locale prima che la situazione sfugga di mano. Da qualche giorno ha iniziato le consultazioni con i partiti di maggioranza e i vari gruppi che la compongono, vedremo nelle prossime settimane quali indicazioni ne trarrà. Ma il vero nodo da sciogliere, inutile girarci tanto attorno, è quello del prossimo candidato sindaco del centrodestra. La Lega, ovviamente, pretenderà un suo uomo. Ma se Gastadello, uomo civico e a quanto risulta non iscritto ad alcuno partito, non dovesse andare bene a tutti, il partito di Salvini ne ha uno di sua fiducia da portare al tavolo delle trattative ?