Per la prima volta, dopo 54 anni dalla sua nascita, la Fiera del riso organizzata da Ente Fiera di Isola della Scala non si svolgerà. A causa dell’emergenza sanitaria, infatti, la kermesse isolana – l’evento che celebra il riso Vialone Nano Veronese Igp e il suo territorio di produzione e che ogni anno in 26 giorni richiama oltre 500 mila visitatori – non avrà luogo dal 16 settembre all’11 ottobre 2020, come da programma, ma slitterà a settembre 2021. Ad annunciarlo oggi, con grande rammarico, in conferenza stampa al Palariso “Giorgio Zanotto”, sono stati gli organizzatori della prestigiosa rassegna che hanno voluto lanciare, in questo tempo incerto, un forte messaggio di speranza e fiducia nel futuro proponendo un nuovo evento. Sarà articolato in otto serate e si concentrerà in quattro fine settimana per dare continuità e rilanciare la manifestazione per l’anno prossimo, Le serate si svolgeranno sempre al Palariso nello stesso periodo della fiera, cioè dal 16 settembre all’11 ottobre 2020.
Stefano Canazza, sindaco Isola della Scala. “Eravamo soliti presentare la Fiera dando dei numeri legati alla nostra manifestazione e in questo tempo ci sarebbe piaciuto usare questo strumento per rinascere. Negli anni abbiamo sconfitto diverse battaglie: la sicurezza legata agli attentati che ci ha costretti a mettere in campo nuove modalità per proteggerci, abbiamo superato anche i nuovi vincoli dei rapporti di lavoro che hanno pesantemente condizionato la nostra fiera di fronte all’impossibilità di utilizzare i voucher, poi è arrivato il coronavirus e fino all’ultimo speravamo arrivassero notizie di apertura, ma non ci siamo persi d’animo. La scelta finale, molto sofferta è ispirata al più profondo senso di responsabilità. Siamo amareggiati per la scelta ma vogliamo guardare avanti con entusiasmo che ci serve per attingere la forza utile per il prossimo anno. Confermo la solidità di Ente Fiera organizzatore dal punto di vista finanziario”.
Eddi Tosi, sindaco di Vigasio. “Il difficile percorso di condivisione che ci accomuna come enti e amministratori in questo momento ci porta a compiere delle scelte non facili. Noi, con la Fiera della polenta che si svolge più avanti rispetto a quella del riso, abbiamo più tempo per riflettere e per capire come sarà l’evoluzione dell’emergenza. In ogni caso anche la nostra potrebbe essere una manifestazione in tono minore”.