Una disfatta l’emergenza sanitaria da Coronavirus per il settore agrituristico. Il comparto ha, infatti, da subito registrato l’azzeramento di prenotazioni di cerimonie, cene e pranzi conviviali, soggiorni e vacanze, con perdite calcolabili in un solo trimestre, dall’inizio della chiusura delle attività agrituristiche fino alla fine di maggio, in 30 milioni a livello regionale e in oltre 8 milioni per la provincia veronese. “La chiusura è stata un sacrificio necessario ma doloroso. Il danno è destinato ad aumentare se si pensa all’approssimarsi delle festività pasquali caratterizzate ancora dal blocco degli spostamenti a causa della pandemia. Per gli agriturismi presenti sul territorio veronese, la Pasqua segna tradizionalmente l’inizio della stagione turistica con il risveglio della natura in primavera che offre il miglior spettacolo delle campagne. Temo che impiegheremo lungo tempo per riprenderci economicamente da questa crisi”, evidenzia Stefano Chiavegato, presidente di Terranostra Verona, l’Associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio promossa dalla Coldiretti.Se la Pasqua quest’anno si passerà tra le mura domestiche e il pic nic all’aperto del lunedì dell’Angelo è rinviato, ci pensano i cuochi contadini di Terranostra a consegnare il menù a kmzero direttamente a casa. Anche nella provincia veronese è attivo il servizio di consegna a domicilio di piatti preparati con prodotti locali e di stagione. Basta consultare il sito: www.coldirettiverona.it oppure visitare la pagina Facebook: Agriturismo Verona per conoscere le attività che effettuano consegne a domicilio e concordare l’ordine direttamente con l’operatore agrituristico. L’obiettivo della Coldiretti è garantire a tutti una tavola “apparecchiata” con prodotti tipici e di qualità nell’ambito della campagna #MangiaItaliano a difesa del Made in Italy, del territorio, dell’economia e del lavoro.