Questa mattina, il Comitato per l’Ordine pubblico e la sicurezza si è riunito in conference call per approfondire le misure del Decreto emanato ieri sera dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in vigore già da oggi. All’incontro a distanza di questa mattina, ne seguirà un altro nel pomeriggio per chiarire alcuni punti del decreto e definire un elenco di domande frequenti, una sorta di guida pratica per i cittadini. A fare il punto della situazione, il sindaco di Verona Federico Sboarina e il presidente della Provincia Manuel Scalzotto.
Al momento le misure certe sono: fino al 3 aprile sospesa l’attività scolastica, dai nidi all’università, ci si può muovere solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o di salute. Vietata ogni forma di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico; attività di ristorazione e bar consentite dalle 6 alle 18 con obbligo a carico del gestore di far rispettare le distanze di sicurezza fra le persone di almeno un metro; nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita. Sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.
“Il messaggio del decreto è chiaro, bisogna stare a casa il più possibile – ha spiegato Sboarina -. E’ il momento della responsabilità, di rispettare le prescrizioni e di limitare al massimo gli spostamenti, se non per motivi lavorativi, di salute o necessità. Non solo da un comune all’altro ma anche da un quartiere all’altro. La comunità scientifica oggi ci dice che dobbiamo evitare di uscire, per contenere l’emergenza sanitaria e limitare i contagi. Prima arginiamo l’epidemia, prima torneremo alla normalità. Dopo due settimane di provvedimenti, sempre più restrittivi, oggi ci troviamo tutti a dover fare un ulteriore e grande sacrificio. Solo seguendo le misure stringenti varate dal governo possiamo superare questo difficile momento. La salute è una priorità assoluta, sia la nostra che quella dei nostri cari. Ecco perché ognuno di noi deve fare la propria parte e contribuire a fermare il virus. Restano da chiarire alcuni punti di applicazione del decreto che, nell’arco delle prossime ore, vaglieremo con i sindaci e il prefetto, in modo da dare indicazioni precise e uguali per tutti”.
Come previsto dal decreto, è demandato al Prefetto il monitoraggio dell’attuazione delle norme. “I controlli sugli spostamenti e assembramenti sono già attivi da questa mattina – ha proseguito il sindaco -. Il prefetto coordina le Forze dell’Ordine sul territorio provinciale. Le verifiche non sono volute per fare repressione, ma per tutelare la salute pubblica e informare le persone sull’applicazione corretta del decreto”.
Oltre all’emergenza sanitaria, l’altra questione all’attenzione dei sindaci è la tutela dei legittimi interessi delle attività produttive e dell’economia locale, compreso il bilancio delle famiglie. “Per quanto possibile non ci stiamo dimenticando dell’emergenza economica – ha concluso Sboarina -. Siamo di fronte ad una vera e propria calamità, un terremoto che fa barcollare il sistema produttivo locale e nazionale. Ecco perché continueremo a lavorare insieme, istituzioni e sindaci, per chiedere interventi strutturali e urgenti per le tante attività imprenditoriali che si trovano in grande difficoltà. Anche il Comune, fino a quando ha potuto, lo ha fatto. La settimana scorsa, quando le regole erano molto meno restrittive, abbiamo anticipato l’apertura dei plateatici e posticipato il pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico a sostegno dei locali del centro, abbiamo concesso le gratuità per il parcheggio serale e festivo per sollevare i bilanci dei cittadini da un costo quando ancora gli spostamenti erano concessi. Inoltre, abbiamo stabilito il rimborso delle rette scolastiche e delle spese per le mense proprio per andare incontro alle famiglie”.
“Come sindaci di tutta la provincia veronese stiamo lavorando insieme per dare una comunicazione unitaria sul territorio e chiarire i dubbi dei cittadini – ha detto Scalzotto -. Ci stiamo attivando per portare avanti le indicazioni dei territori, per questo ho istituito un tavolo ristretto composto dai sindaci di Verona, Grezzana, Brenzone, Ferrara di Monte Baldo, Villafranca, Minerbe, Buttapietra, che ringrazio per la disponibilità, al fine di redigere un documento comune con richieste e proposte per migliorare le attività dei municipi e dei cittadini. Per quanto riguarda il decreto, non è ancora chiaro in tutte le sue parti, per questo stamattina anche il Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza si è riunito in videoconferenza. Ora attendiamo ulteriori chiarimenti per poter dare ai cittadini tutte le risposte possibili. Vorrei ribadire che la circolazione delle merci e le attività legate ai generi alimentari sono permesse. Restano da definire alcune cose pratiche, come ad esempio se le pizzerie al taglio possono rimanere aperte dopo le ore 18 con solo servizio a domicilio, oppure se possono tenersi i mercati rionali del sabato e della domenica, che potrebbero creare assembramenti. Ma anche, viste le limitazioni agli spostamenti, se le persone possono andare dal parrucchiere o al centro estetico che di per sé restano aperti. Così come la pratica di attività motoria all’aperto, che non è vietata ma che per i prossimi venti giorni sconsigliamo”.