Novità di rilievo per quanto riguarda i lavori al fine di scongiurare il pericolo dell’allagamento del sottopasso della 434, un “evento” che si verifica ogni qualvolta la zona è colpita da un temporale o da una pioggia copiosa. Ricordiamo tutti quanto è accaduto lo scorso novembre, quando nella mattina l’arteria è stata chiusa al traffico ed un carabiniere è salito sul cofano di un’auto intrappolata per salvare una persona che era rimasta bloccata. Da noi interpellata, l’ANAS fa presente che per evitare i fenomeni di allagamento del sottopasso lungo la statale 343 “Transpolesana” sono previsti alcuni interventi risolutivi. Questo il testo del comunicato che ci è pervenuto
“Ad oggi, in occasione di eventi meteorologici particolarmente intensi, parte dell’acqua drenata dalle pompe a servizio del sottopasso, una volta convogliata al di fuori delle pertinenze stradali tramite il canale di servizio, rifluisce in carreggiata. Per intervenire definitivamente non si interverrà sulle pompe esistenti, che risultano pienamente efficienti, ma sul canale di scolo delle acque che non ha una portata sufficiente a smaltire volumi considerevoli di acqua che si accumulano in tempi estremamente brevi, come avvenuto durante i recenti fenomeni di maltempo.
Come già annunciato a fine settembre in occasione del sopralluogo congiunto Anas-Regione Veneto lungo la statale Transpolesana, oggetto di importanti interventi di adeguamento, sono già previsti e al vaglio dei tecnici Anas i lavori sull’impianto di regimentazione delle acque, che saranno convogliate all’esterno tramite infrastrutture non Anas e il cui utilizzo è oggetto, proprio in questi giorni, di accordi bilaterali con gli Enti Locali e la Regione. Questo intervento sarà risolutivo e consentirà lo smaltimento controllato dell’acqua al di fuori del perimetro delle pertinenze stradali. Una volta perfezionati tali accordi potrà essere completata la progettazione e potranno essere avviati i lavori di trasformazione dell’impianto.
Nell’ambito di tale progettazione sarà anche presa in considerazione e analizzata l’opzione relativa allo spostamento dell’impianto semaforico posto all’ingresso del sottopasso. La soluzione delle criticità causate dal reflusso su strada dell’acqua sarà comunque risolutiva, tanto da rendere ogni attività sull’impianto semaforico non strettamente necessaria”.