Locandine affisse per strada sui problemi derivanti dal gioco d’azzardo
Sono state affisse nei giorni scorsi per le strade del paese le locandine volute dall’assessorato ai servizi sociali per sensibilizzare la popolazione, e in particolare le fasce più vulnerabili, ai pericoli che comporta l’azzardo. Nei manifesti si legge “Non giocarti il futuro!” (slogan che scoraggia l’uso delle slot machine) e il numero dei servizi sociali (045/8290195), da chiamare per chiedere aiuto.
«Si tratta di una campagna di affissioni contro il gioco d’azzardo esasperato, voluta per sensibilizzare e informare i cittadini, visto il proliferare delle sale da gioco, delle slot machine, dei gratta e vinci e di tutti i prodotti dell’economia del gioco; altre iniziative seguiranno nei prossimi mesi – riferisce l’assessore alle politiche sociali Francesco Bottacini –. Questi cartelloni rappresentano soprattutto un inizio per coinvolgere l’opinione pubblica più distratta sul problema, che magari fa fatica a venire a un convegno sul tema, come quello organizzato a ottobre a Casa Novarini. Per essere più incisivi, inoltre, stiamo valutando la possibilità di creare sul territorio dei gruppi di auto-aiuto, per sostenere le persone e i loro familiari, coinvolgendo anche i medici di base».
Il contrasto al gioco d’azzardo era stato votato all’unanimità dal consiglio comunale durante l’estate. Le affissioni rientrano nel percorso di sensibilizzazione per promuovere iniziative contro la diffusione del gioco d’azzardo. «Come amministrazione ci stiamo muovendo per capire come, utilizzando i regolamenti vigenti, si possa limitare il diffondersi di sale da gioco o perlomeno l’azione pubblicitaria – riferisce Bottacini –. Altro capitolo è la promozione di azioni popolari di modifiche legislative, che realizzino misure più restrittive sul gioco d’azzardo: ci sono diverse proposte nate in questi mesi e stiamo valutando quale sposare per essere più efficaci, evitando di promuovere solo slogan di facciata».
Le locandine affisse in paese, insomma, mirano a coinvolgere il più possibile la popolazione, contrastando la pubblicità di facili guadagni. «Mentre un tempo c’erano i casinò dove si andava a giocare, oggi il gioco è dappertutto (sale slot, tabaccherie, bar, ecc.); preoccupa anche il fatto che i giovani possano accedervi con estrema facilità – conclude Bottacini –. Lo Stato è colpevole, perché ha invogliato e approfittato di questo tipo di industria;