L’Amministrazione comunale di San Giovanni Lupatoto si unisce al ricordo di tutti i connazionali caduti sul lavoro, in patria e all’estero, ed invita la cittadinanza da un momento di commemorazione domani, mercoledì 8 agosto alle ore 10,00 in via Caduti sul Lavoro (quartiere Ricamificio). Interverranno il Vicesindaco Fulvio Sartori e l’Assessore ai Servizi Sociali, Maurizio Simonato. Inoltre il prof. Roberto Facci illustrerà il contesto storico e sociale degli anni delle grandi migrazioni all’estero dei nostri concittadini.
L’8 agosto si celebra la “Giornata Nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel Mondo” istituita con Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° dicembre 2001 allo scopo di ricordare alle generazioni future il sacrificio di tutti i lavoratori italiani che sono partiti alla ricerca di un futuro migliore per sé e le proprie famiglie e di quelli che hanno perso la vita sul posto di lavoro, spesso un lavoro duro, faticoso e pericoloso.
“L’8 agosto 1956, nella miniera di Marcinelle in Belgio, un incendio causò la morte di 262 minatori fra cui 136 italiani, tragedia che è divenuta un simbolo del sacrificio di tutti gli emigranti italiani. Il lavoro è uno degli aspetti fondamentali della vita delle persone e non deve mai metterne in pericolo salute e dignità – spiega il Vicesindaco Fulvio Sartori, con delega alle Attività Produttive -; Per cercare delle proposte che siano di aiuto al mondo del lavoro abbiamo istituito la Consulta comunale per le attività produttive”.
“In questa giornata dedicata al sacrificio nel lavoro non possiamo non ricordare i tuttora tanti morti sul posto di lavoro e tutti quei giovani che sono costretti ad emigrare all’estero per trovare un’occupazione, scelta presentata spesso come una soluzione al passo con i tempi, trasformandosi invece spesso in precariato lontano da casa – aggiunge l’Assessore Maurizio Simonato -, Ricordo in particolare Gloria e Marco morti nel loro appartamento in fiamme a Londra lo scorso anno. Cercavano un lavoro per formare una famiglia ed opportunità che nel nostro paese non hanno trovato. La mancanza del lavoro e della casa sono le principali criticità sociali che spesso ostacolano una vita serena e la stessa possibilità di formare una famiglia e per questo l’amministrazione comunale si è mossa con politiche di inclusione attiva e con varie forme di sostegno all’abitare”.
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