E’ andata deserta anche la seconda asta per l’area dell’ex Ricamificio. Il Tribunale di Verona ne ha fissata una terza, con vendita senza incanto, il 25 maggio 2017 alle ore 14 presso la Camera di Commercio. Il prezzo è stato abbassato a 2.300.000 euro con offerte minime in aumento di 10.000 euro. L’aggiudicatario dovrà rispettare i termini della convenzione edilizia del 2006 con la quale i proprietari prendevano i seguenti impegni:
– risarcimento del valore del fabbricato demolito, per la quota di 1/2 del valore pari ad Euro 742.500,00;
– realizzazione di opere pubbliche per una somma pari a quella pattuita per il restauro di Euro 1.485.400,00;
– realizzazione di opere pubbliche per una somma quale margine del 5% sulla stima dei valori di restauro del capannone, per Euro 74.270,00;
– realizzazione di opere di urbanizzazione nella parte di terreno a parco da cedere come beneficio, per Euro 374.000,00;
– pagamento di una quota dei lavori di costruzione di una rotonda stradale, per Euro 46.500,00;
– realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria nella parte residenziale, per Euro 831.452,84.
In tale convenzione viene inoltre variata la volumetria residenziale realizzabile, da mc. 39.980 a mc. 36.980.
Nella perizia si precisa infine che il Comune di San Giovanni Lupatoto ha diffidato più volte la parte esecutata ad adempiere agli obblighi della convenzione, pena la decadenza della stessa. Ad oggi, tuttavia il P.I.R.U.E.A. non è stato dichiarato decaduto e quindi è attualmente valido.